E’ il quesito che la responsabile regionale del Lazio del Nursing up, Laura Rita Santoro rivolge alla Fnopi
“FNOPI, se ci sei batti un colpo: se un Tecnico di Radiologia Medica promuove l’appropriatezza dei bisogni assistenziali, commette abuso di professione?
Oltre due anni fa abbiamo segnalato all’OPI di Viterbo un possibile abuso della professione infermieristica da parte di un Tecnico di Radiologia Medica incaricato di “Promuove il miglioramento continuo della qualità attraverso l’appropriatezza delle prestazioni in risposta ai bisogni assistenziali”.
Tale obiettivo, indicato tra quelli previsti per la P.O. “Qualità” ed espressamente riportato nel bando (pag. 69 della deliberazione ASLVT n. 521/2016, punto 3), a nostro avviso rientra tra quelli previsti dal Decreto Ministeriale n. 739/1994 che lo rendono di competenza esclusiva dell’Infermiere nella piena espressione del processo di nursing.
Peraltro, il Tecnico in questione non possiede la qualifica richiesta e l’iscrizione all’albo dei facilitatori della qualità, come richiesto dalla normativa in materia di qualità e accreditamento in vigore nella Regione Lazio.
Al nostro quesito, dopo svariati mesi l’OPI di Viterbo rispondeva che la questione non era di sua competenza (sic) e a nulla è valso il coinvolgimento di FNOPI, informata fin dall’inizio della vicenda.
Il Tecnico di Radiologia ha continuato fino ad oggi a “valutare l’appropriatezza delle prestazioni infermieristiche in risposta ai bisogni assistenziali”.
Essendo trascorsi ben oltre due anni dalla prima segnalazione di possibile abuso di professione, tramite il nostro ufficio legale abbiamo chiesto nuovamente a FNOPI di assumersi la responsabilità di garante della professione infermieristica sostituendosi all’OPI di Viterbo, nell’esprimere un giudizio in merito alla questione. È trascorso più di un mese senza vi sia stata risposta.
Risponderà FNOPI?
Come sindacato infermieristico siamo qui ad attendere fiduciosi una risposta chiara e netta che consenta una risoluzione della questione e renda giustizia agli infermieri”.
Redazione Nurse Times
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