Annunciato come il “giorno della libertà”, il 21 giugno è la data in cui si prevede che le restrizioni sul coronavirus nel Regno Unito finiranno. Tuttavia, i nuovi dati hanno rivelato che la variante indiana del coronavirus ha continuato a diffondersi in tutta l’Inghilterra. Cresce, così, la preoccupazione per una terza ondata epidemica.
I vaccini contro il Covid hanno mostrato, riporta il The Guardian, minore efficacia ridotta contro la variante indiana, in particolare dopo una dose. Gli esperti hanno avvertito che una terza ondata di Covid potrebbe essere già in corso. Al momento, inoltre, si ritiene che fino a tre quarti dei nuovi casi di Covid nel Regno Unito siano stati causati da questa variante.
La crescita della variante indiana, il cui nome è B.1.617.2, ha destato nuove preoccupazioni. Secondo lo Scientific Advisory Group for Emergencies (Sage), è “una possibilità realistica” che la variante possa essere fino al 50% più trasmissibile rispetto alla variante del Kent che prevaleva in precedenza nel Regno Unito. Secondo gli studiosi, è verosimile l’ipotesi di una terza ondata di contagi nel Regno Unito con un picco di 10.000 ricoveri al giorno, supponendo che non vengano apportate modifiche alla tabella di marcia. Ci sono già stati alcuni segnali di un lieve aumento dei ricoveri in alcune parti del Paese.
Ci sono anche preoccupazioni che un aumento delle infezioni possa portare a molti più casi di Covid grave che aumenterebbero la pressione sui servizi del sistema sanitario inglese, potenzialmente peggiorando il ritardo degli interventi chirurgici, tra gli altri effetti a catena.
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