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Il Direttore Studenti Tesi di Laurea - NeXT

NeXT 2.0. L’uso della realtà virtuale come strategia terapeutica nei disturbi del comportamento alimentare: una revisione della letteratura con approccio sistematico

Redazione Nurse Times7 Gennaio 20252 min di lettura

ll progetto editoriale denominato NeXT 2.0 permette ai neolaureati in medicina, infermieristica e a tutti i professionisti della sanità di poter pubblicare la propria tesi di laurea sul nostro portale. Inviateci le vostre tesi di laurea a [email protected].

Gentile Direttore,

mi chiamo Asia Pastorello, laureata in infermieristica il 22 novembre 2024 presso l’Università del Piemonte Orientale. L’elaborato tratta l’impiego della realtà virtuale nel trattamento dei disturbi del comportamento alimentare.

ABSTRACT

Introduzione: I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono patologie complesse caratterizzate da convinzioni negative su alimentazione e peso, spesso accompagnate da comportamenti disfunzionali. Sebbene la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) sia l’opzione di trattamento principale, una percentuale significativa di pazienti non risponde adeguatamente a questo approccio. La realtà virtuale (VR) si presenta come una tecnologia promettente nel trattamento dei DCA per affrontare abbuffate, ansia, craving e disturbi dell’immagine corporea, offrendo ambienti controllati e sicuri.

Obiettivo: Attraverso una revisione della letteratura con approccio sistematico, lo scopo della seguente tesi è di indagare le evidenze scientifiche sull’efficacia della VR nel trattamento dei DCA, con particolare attenzione al miglioramento della percezione corporea e al potenziamento del controllo inibitorio.

Materiali e metodi

Sono stati inclusi articoli pubblicati tra il 2013 e il 2024, riguardanti clinical trials, randomized controlled trials e studi osservazionali, focalizzati su una popolazione di età superiore ai 13 anni. La ricerca è stata condotta sulle banche dati PubMed e Cinhal, utilizzando come termini chiave: “virtual reality exposure therapy”, “virtual reality”, “eating disorder”, “anorexia nervosa”, “bulimia nervosa”, “binge eating disorder”.

Risultati: Sono stati selezionati 6 articoli che dimostrano come la VR sia uno strumento efficace per ridurre la frequenza e l’intensità degli episodi di abbuffata nei pazienti con DCA. In particolare, i risultati indicano come la CBT supportata da VR sia più efficace rispetto alla sola CBT nel raggiungimento dell’astinenza dalle abbuffate e nel mantenimento dei risultati a lungo termine. Inoltre, si è osservato come l’uso della VR abbia un impatto positivo sul controllo inibitorio, favorendo una maggiore autoregolazione alimentare. Per quanto riguarda l’immagine corporea, è stato dimostrato come l’incorporazione della VR nei trattamenti riduca l’insoddisfazione corporea e migliori la percezione del corpo, con benefici anche a lungo termine.

Discussioni e conclusioni

La VR si è dimostrata una strategia innovativa e promettente nel trattamento dei DCA, migliorando l’efficacia della CBT. In particolare, la VR ha contribuito a migliorare la percezione dell’immagine corporea, ridurre gli episodi di abbuffata e il craving alimentare, e affrontare l’ansia legata al peso. Nonostante i miglioramenti osservati durante il trattamento e ai follow-up, sono necessarie ulteriori ricerche per confermare la sostenibilità di tali effetti a lungo termine, vista l’esiguità del campione.

Dott.ssa Asia Pastorello

Tesi: NeXT 2.0. L’uso della realtà virtuale come strategia terapeutica nei disturbi del comportamento alimentare: una revisione della letteratura con approccio sistematico

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