Di seguito il resoconto del Congresso SIN 2024 a opera di ANIN.
L’Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze (ANIN), fondata nel 1975 e prossima al compimento del 50° anniversario di vita, è un’associazione impegnata nella crescita professionale e scientifica degli infermieri specializzati nelle neuroscienze. ANIN ha partecipato, congiuntamente alla Società Italiana di Neurologia, al 54° Congresso SIN, che si è tenuto il 10 novembre 2024 presso il centro congressi La Nuvola a Roma, nel quartiere Eur.
Questo evento ha rappresentato un’importante opportunità per infermieri e professionisti delle neuroscienze di esplorare le nuove frontiere della ricerca e dell’innovazione digitale applicata alla pratica clinica nel nursing delle neuroscienze. L’atmosfera, vivace e stimolante, ha consentito ai professionisti di condividere conoscenze, esperienze e prospettive future tra esperti del settore giunti a Roma da tutta Italia proprio per portare il proprio contributo al Congresso.
Le discussioni si sono concentrate su due aspetti principali: progetti già in essere in differenti realtà italiane in materia di neuroscienze e uno sulle prospettive future che vedono sempre più l’Infermiere, formato e specialista, come figura fondamentale per un’assistenza efficiente ed efficace.
ANIN focalizza la sua mission sulla formazione continua e sulla diffusione di conoscenze aggiornate, con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’assistenza ai pazienti affetti da patologie neurologiche e di salute mentale e la partecipazione attiva ai congressi non può che essere fondamentale per perseguire i propri obiettivi.
Attraverso iniziative come corsi di aggiornamento, seminari, congressi e pubblicazione di articoli di ricerca sulla rivista proprietaria NEU, ANIN fornisce occasioni essenziali per il confronto tra infermieri e altri professionisti sanitari, promuovendo lo sviluppo delle competenze necessarie per un’assistenza moderna e interdisciplinare.
Il Congresso ANIN/SIN ha rappresentato un momento cruciale per consolidare la collaborazione tra infermieri e altri professionisti del settore neurologico, favorendo un approccio multidisciplinare nella gestione dei pazienti. La multidisciplinarità è stata infatti un aspetto centrale del congresso, con diversi panel che hanno esplorato come la cooperazione tra medici, infermieri e altri specialisti possa migliorare la gestione e l’esito dei casi clinici complessi, con un occhio di riguardo alla medicina e all’assistenza territoriale.
La giornata è stata animata da interventi di esperti e continui momenti di confronto, con un’attenzione particolare a temi come la pianificazione di protocolli di ricerca infermieristica e i PDTA, l’utilizzo della tassonomia universale infermieristica nell’assistenza neurologica (come la sclerosi multipla, la malattia di Parkinson, l’epilessia pediatrica e la cefalea), il ruolo dell’infermiere di famiglia nella gestione delle cronicità neurologiche, la gestione del paziente pediatrico con epilessia nel contesto scolastico e il valore del telenursing e del telemonitoraggio.
Il Congresso ha offerto numerose opportunità di networking tra i partecipanti, permettendo loro di condividere esperienze e best practice e arricchire il loro bagaglio professionale, prendendo spunto dal vissuto dei colleghi che lavorano in realtà differenti, sia per posizione geografica che per caratteristiche organizzative e dalle testimonianze dirette di alcuni pazienti coinvolti nei progetti.
Gli incontri informali e le discussioni aperte hanno stimolato nuove collaborazioni e fatto fiorire idee innovative, contribuendo alla costruzione di una rete di professionisti sempre più preparata e coesa e ha fornito spunti per futuri lavori di ricerca infermieristica. L’approfondimento sulle nuove tecnologie e sui protocolli assistenziali ha sottolineato l’importanza di un approccio evidence-based, che può garantire un’assistenza efficace e centrata sul paziente.
Solo attraverso un impegno continuo nella ricerca e nell’innovazione è possibile affrontare le sfide sociali, culturali e sanitarie dalle patologie neurologiche e di salute mentale, fornendo ai pazienti un’assistenza di qualità e risposte adeguate alle loro esigenze di salute.
ANIN si conferma un punto di riferimento essenziale per gli infermieri italiani esperti in neuroscienze, promuovendo un modello di assistenza basato sulle evidenze, sulla ricerca e sull’integrazione delle tecnologie innovative nel percorso di cura. L’Associazione punta anche a uniformare il linguaggio e le metodologie assistenziali tra gli infermieri specializzati in neuroscienze, facilitando la comunicazione e lo scambio di dati tra professionisti operanti in realtà differenti, per garantire una continuità assistenziale priva di ambiguità.
ANIN sostiene attivamente la partecipazione degli infermieri a progetti di ricerca e sperimentazione clinica, riconoscendo il valore fondamentale della ricerca per l’avanzamento della pratica infermieristica.
Redazione Nurse Times
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