Prescrizioni mediche provenienti da ricettari in carico a un medico di famiglia in pensione, con convenzione ormai cessata, erano state impropriamente redatte da un medico non convenzionato. A scoprirlo sono stati i Nas di Perugia.
Dagli accertamenti condotti dai Carabinieri sul controllo della spesa pubblica nel settore sanitario, “è emerso che diverse prescrizioni mediche provenienti da ricettari in carico a un medico di famiglia in pensione, con convenzione ormai cessata, erano state impropriamente redatte da un medico non convenzionato, collaboratore di due medici di famiglia operanti nel territorio del Distretto Sanitario di Narni – Amelia (TR)” si legge nella nota ufficiale.
I fatti erano stati segnalati dal Nas di Perugia alla USL ternana. Il Collegio Arbitrale Regionale per i Medici di Medicina Generale, in seguito, ha rilevato “modalità inappropriate nell’attuazione della convenzione”.
Inoltre, il Collegio Arbitrale Regionale per i Medici di Medicina Generale si è espresso per il provvedimento di decurtazione, a cura dell’Azienda USL Umbria 2, per la durata di un mese, del 10% delle competenze spettanti alle due dottoresse convenzionate.
L’Azienda sanitaria informerà l’Ordine dei Medici della Provincia di Terni per le proprie valutazioni sull’operato delle due dottoresse, del loro collaboratore e del medico che, al termine della convenzione, non aveva adeguatamente custodito i ricettari a lui affidati e ancora in suo possesso.
- Parkinson: IUSS di Pavia e IRCCS Maugeri Bari guidano lo studio che anticipa la diagnosi grazie all’intelligenza artificiale
- Alzheimer e Parkinson, scoperte le spie molecolari
- Cancro, “risultati sorprendenti” da studio Usa: verso un vaccino universale?
- Asp Agrigento assume 15 infermieri pediatrici. Opi: “Passo fondamentale per l’assistenza a bambini e adolescenti”
- Letti “ultra bassi” contro le cadute accidentali: la novità all’ospedale San Luca di Lucca
Lascia un commento