Fp Cgil ai ferri corti con la cooperativa Gulliver per le condizioni lavorative di 26 operatrici socio-sanitarie. Proclamata una giornata di astensione per l’intero turno nella giornata di martedì 4 aprile.
E’ scontro tra Fp Cgil Modena e cooperativa Gulliver, colosso da 2mila dipendenti e 55 milioni di fatturo che nel campo della cura alle persone più fragili e dell’assistenza. Pomo della dsicordia è una vertenza che si trascina da oltre un anno e che pochi giorni fa ha visto naufragare un tentativo di conciliazione in Prefettura, a Modena.
Le accuse del sindacato sono durissime e riguardano un gruppo di 26 operatrici socio-sanitarie impiegate nel Servizio di assistenza domiciliare del Polo 3 di Modena (quartieri Sant’Agnese e Buon Pastore), in regime di accreditamento per conto del Comune e dell’Ausl. Costoro contestano “il mancato rispetto degli impegni presi tra le parti e degli istituti contrattuali”, e chiedono “condizioni di lavoro rispettose della dignità umana e professionale”.
Non sarebbe ancora rispettato, infatti, il monte ore contrattuale individuale, rendendo precari e gravosi l’organizzazione e il carico psicofisico del lavoro, anche a causa dell’attivazione arbitraria della reperibilità e della mancanza strutturale di figure sostitutive in caso di assenza del personale in organico.
“Gli operatori socio-sanitari da anni mettono a disposizione di Gulliver e degli anziani di cui si occupano grandi professionalità e dedizione, nonostante l’incubo pandemico, un contesto lavorativo ampiamente destrutturato e una retribuzione variabile che non è più chiaramente sufficiente a garantire una vita libera e dignitosa”, afferma Federica Di Napoli, funzionaria della Fp Cgil.
Il sindacato sottolinea come gli operatori che si attivano in reperibilità siano costretti a prestare un doppio turno di lavoro. Le lavoratrici e i lavoratori a tempo parziale non riescono così a organizzare i propri tempi di vita-lavoro o a trovarsi un’occupazione aggiuntiva. L’utilizzo dei mezzi personali risulta determinante per l’erogazione del servizio a fronte di un minimo rimborso chilometrico, e la retribuzione continua a non essere fissa.
“La situazione è preoccupante e strutturale su tutto il comparto socio-sanitario del privato sociale – prosegue Di Napoli -. Continua, infatti, l’esodo delle figure oss verso il settore pubblico e sanitario, che prefigura migliori condizioni di lavoro e retribuzioni stabili, adatte a sostenere i lavoratori e le loro famiglie. I nuovi assunti spesso scappano, non finendo nemmeno il periodo di prova”.
Non avendo ottenuto risposte alle richieste o miglioramenti delle condizioni di lavoro, Fp Cgil Modena, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori dei quartieri Sant’Agnese e Buon Pastore, ha proclamato una giornata di sciopero per l’intero turno di lavoro nella giornata di martedì 4 aprile. Gli operatori, contestualmente, si asterranno dall’effettuare orario straordinario e di attivarsi in reperibilità fuori dalla normativa contrattuale.
Redazione Nurse Times
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