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Migep a Mattarella: “Grazie per la posizione assunta su Gaza”

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Di seguito la lettera scritta da Angelo Minghetti, presidente della Federazione Migep, al presidente della repubblica, Sergio Mattarella.

Egregio Presidente della Repubblica,
accogliamo con rispetto e gratitudine la posizione assunta nei confronti del popolo di Gaza. Pur non potendo rivendicare interamente il merito di tale gesto, riteniamo che, anche grazie al nostro appello del 29 luglio, insieme alle numerose voci della società civile e politica, spesso segnate da timori e difficoltà di esprimersi in un contesto di pressioni economiche e diplomatiche, sia stato possibile contribuire a sensibilizzarla.

La Sua dichiarazione rappresenta un segnale importante in un contesto geopolitico complesso, in cui le relazioni economiche e diplomatiche con Israele rendono difficile una presa di posizione chiara e coraggiosa. Allo stesso tempo ci rammarica constatare che il Governo italiano, guidato dalla Presidente Meloni, adotti politiche in netto contrasto con tale orientamento: l’invio di armi in scenari di guerra, il progressivo indebolimento del sistema sanitario nazionale, la riduzione dei salari e dei diritti dei lavoratori.

In questo scenario il Suo gesto assume un significato ancora più rilevante: non solo come atto istituzionale, ma anche come testimonianza del potere delle istanze collettive espresse, seppur drammaticamente isolate. Riteniamo fondamentale continuare a far sentire la nostra voce, affinché gesti come il Suo non restino episodi isolati, ma diventino parte di un cambiamento più ampio, profondo e necessario.

Il Governo ha mandato un messaggio forte e chiaro: è più importante non attuare rotture politiche con Israele che difendere un popolo. Mentre la politica italiana discute ancora se la Palestina sia o meno uno Stato e se si possa utilizzare o meno il termine “genocidio”, si dimentica che un popolo sta morendo a causa di uno sterminio peggiore dell’olocausto.

Come federazione in rappresentanza delle professioni sanitarie e socio-sanitarie, non possiamo condividere né accettare il silenzio e l’ambiguità dimostrati dal nostro Governo. In quanto operatori assistenziali, sentiamo il dovere di rompere le catene che lo legano a logiche inaccettabili: nessun governo può imporre ai propri cittadini di accettare ciò che è eticamente e umanamente inaccettabile.

Vorremmo concludere citando una frase tratta dal film Coach Carter, che riteniamo emblematica: “La nostra più grande paura non è quella di essere inadeguati. La nostra più grande paura è quella di essere potenti al di là di ogni misura. È la nostra luce, non la nostra oscurità, che più ci spaventa.
Agire da piccolo uomo non aiuta il mondo. Non c’è nulla di illuminante nel rinchiudersi in se stessi, così le persone intorno a noi si sentiranno insicure. Noi siamo nati per rendere manifesta la gloria che c’è dentro di noi. Non è solo in alcuni di noi, è in tutti noi. Se noi lasciamo la nostra luce splendere, inconsciamente diamo alle altre persone il permesso di fare lo stesso. Appena ci liberiamo dalla nostra paura, la nostra presenza automaticamente libera gli altri”.

Volevamo solo dirLe grazie. Come Federazione Migep, Le chiediamo con forza di rivolgersi alle Camere e di esprimere con decisione e coerenza la posizione da Lei assunta come Presidente della Repubblica, in quanto vengono a mancare principi etici e giuridici della vita umana, senza tregua né sospensione.
Un impegno in cui dovrà rivolgersi al Governo italiano ad adoperarsi per un impegno concreto, per ottenere un cessate il fuoco e riconoscere lo Stato della Palestina, inviando anche aiuti umanitari, poiché non bastano le belle parole. Bisogna garantire i principi del diritto internazionale, nel rispetto della dignità umana, e garantire la protezione al personale sanitario.

Redazione Nurse Times

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