“Queste persone che non si vaccinano, pur essendo laureati in Medicina, non sono medici” dice Stefano Capelli, presidente Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Belluno commentando la posizione di alcuni medici che hanno rifiutato la vaccinazione contro il Covid-19.
Alcuni medici hanno rifiutato il vaccino e proposto un ricorso contro l’Ulss Dolomiti. Tre di questi hanno deciso in seguito di vaccinarsi cambiando idea, riporta D. Piol su ilgazzettino.it. “Quei 3 fanno parte del gruppo di 62 ricorrenti e non rappresentano il 100% di coloro che non si sono vaccinati. Ad ogni modo spero ci siano ulteriori folgorazioni sulla via di Damasco” è stato il commento di Capelli.
“Per me è incomprensibile chi non si vaccina ed è medico, – ha continuato il presidente, – in 40 anni di lavoro ho sempre ragionato col “noi” per togliere il problema a qualcuno, ovvero il malato. Se si ragiona con l’”io” non si va da nessuna parte. Queste persone che non si vaccinano, pur essendo laureati in Medicina, non sono medici”.
L’alternativa alla sospensione per i sanitari che rifiutano la vaccinazione contro il Covid-19 è lo spostamento in attività che non siano a diretto contatto con il pubblico. Quindi, non vedendo altra soluzione, Cappelli ha spiegato che il medico che non si vaccina “dovrà essere lasciato a casa”.
“Inoltre, qualsiasi attività svolga non si parla solo di rischio nei confronti della parte fragile, ossia il paziente, ma anche di tutti quelli che sono intorno e che magari non possono essere vaccinati per problemi sanitari” ha aggiunto.
- Hiv, scoperti i “codici” del sistema immunitario per sospendere le cure
- Primo soccorso pediatrico: un’urgenza educativa nelle scuole e nei luoghi di lavoro
- Uil Fpl: “Dichiarazioni di Schillaci giuste, ma Contratto al ribasso. Servono coerenza, risorse e rispetto per i lavoratori della sanità pubblica”
- “Strategie di ottimizzazione del flusso ambulatoriale dell’U.O. di Cardiologia di un presidio pugliese mediante l’applicazione della metodologia Lean”
- “Approccio Lean alla gestione delle emergenze ospedaliere: standardizzazione dei carrelli d’urgenza per l’ottimizzazione dei flussi operativi”
Lascia un commento