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Medici ballano e cantano davanti a un cadavere durante una formazione: è bufera

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Medici ballano e cantano davanti a un cadavere durante una formazione: è bufera
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Indignazione e richieste di azioni disciplinari: comportamento inaccettabile. IL VIDEO

Un video shock ha scosso il mondo della medicina legale, mostrando medici ballare e cantare davanti a un cadavere durante una sessione di formazione della Società Italiana di Medicina Legale. La canzone in sottofondo? ‘Gioca Jouer’ di Claudio Cecchetto.

La clip virale ha scatenato una tempesta sui social media, con alcuni medici che si sono immediatamente dissociati dall’atto e hanno richiesto spiegazioni. La richiesta più forte è stata quella di chiedere provvedimenti disciplinari al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, e al presidente della Fnomceo, la Federazione degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli.

Il commento del presidente della Fnomceo e della Società Italiana di Medicina Legale

Il comportamento ripreso nel video è stato definito “disdicevole” da diversi esponenti del settore. Anelli ha dichiarato all’Adnkronos: “Il ballo dei medici legali che durante un’autopsia, a un corso di formazione, danzavano davanti al cadavere è un comportamento disdicevole anche se fatto all’estero. Nessuno si immaginerebbe di ballare in un’aula didattica o autoptica. Credo che la professione meriti rispetto e ci voglia anche rispetto nei confronti dei cadaveri”.

Anche il presidente della Società Italiana di Medicina Legale, Francesco Introna, ha espresso il suo dissenso, affermando che il comportamento ripreso nel video è “ripugnante ed estraneo alla cultura medico-legale”.

La difesa del prof. Cristoforo Pomara

Tuttavia, il professore responsabile dell’evento, Cristoforo Pomara, ha chiarito che il video è stato diffuso illegalmente e che non rappresenta l’intera realtà dell’esercitazione. Ha dichiarato a ‘Cataniatoday’: “Mai, lo ribadisco a nome mio e di tutti i presenti, c’è stata la volontà da parte di alcuno di noi di mancare di rispetto. Quel rispetto che invece è mancato a chi ha diffuso il video in spregio ad ogni principio di riservatezza”.

Resta da vedere quale sarà la risposta ufficiale delle autorità competenti e se il caso avrà ripercussioni sulle future sessioni di formazione nel campo della medicina legale.

Redazione Nurse Times

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