Home Medici Manovra, le risorse previste per la sanità nel 2025 fanno arrabbiare i medici. Anaao Assomed: “Pronti alla protesta”
MediciNT News

Manovra, le risorse previste per la sanità nel 2025 fanno arrabbiare i medici. Anaao Assomed: “Pronti alla protesta”

Condividi
Manovra, le risorse previste per la sanità nel 2025 fanno arrabbiare i medici. Anaao Assomed: "Pronti alla protesta"
Condividi

Risorse per la sanità in Manovra: lo scontento di Anaao Assomed

“Se dovesse essere confermata che per il 2025 sarebbero destinati alla sanità solo 880 milioni e i restanti 3 miliardi a valere sul 2026, saremmo di fronte a una scandalosa mistificazione, che vanifica tutti i proclami fatti fino a oggi. Siamo pronti a forti azioni di protesta”. Lo afferma Pierino Di Silverio, segretario del sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed, sentito dall’Ansa.

Prosegue Di Silverio: “I 3,7 miliardi di euro che sarebbero stanziati per la sanità nella Manovra non sono una cifra sufficiente a colmare i gap esistenti rispetto all’Europa. E proprio perché le risorse restano limitate bisogna capire bene come saranno spese. Per quanto riguarda il personale medico, se la defiscalizzazione sull’indennità di specificità medica annunciata sarà realizzata in due tranche, allora per noi sarebbe una presa in giro. Tassiamo le sigarette e l’alcol, come da tempo i medici chiedono, e utilizziamo le risorse per la sanità”.

Conclude Di Silverio: “Siamo in un momento di emergenza e il segnale al personale medico va dato ora: chiediamo la defiscalizzazione dal primo gennaio 2025. Inoltre, il Governo avrebbe anche stanziato i fondi per il prossimo contratto di lavoro dei medici 2025-2027, e noi chiediamo un anticipo economico su questo contratto nella more di iniziare ancora la trattativa del contratto attuale 2022-2024 che scade a dicembre”.

Dalle tabelle inviate a Bruxelles, nelle quali sono tracciati per macrocategorie gli interventi previsti dalla Manovra, indicandone solo gli effetti finanziari ai fini del Pil, è possibile desumere gli importi della maggior spesa sul fronte sanitario: poco meno di 900 milioni per il 2025 e 3,250 miliardi per il 2026. Nella tabella, con l’obiettivo di un “rafforzamento del sistema sanitario” per le “risorse a favore del personale sanitario e incremento del livello di finanziamento del Fondo sanitario nazionale”, sono indicati valori finanziari in rapporto.

Le rassicurazioni del Governo

Il ministero dell’Economia e delle finanze smentisce che alla sanità siano destinati solo 880 milioni di euro nel 2025, “Alla sanità il prossimo anno andranno, rispetto al 2024, 2.366 milioni di euro in più – ha detto la premier Giorgia Meloni -. Non ci sono mai state così tante risorse sulla sanità. Il Fondo sanitario arriverà a 136,5 miliardi nel 2025 e a 140 miliardi nel 2026″. E il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha aggiunto: “Ci saranno sicuramente risorse. La suddivisione tra questo anno e il prossimo è in corso. Appena abbiamo i dati, li daremo”.

Le riflessioni della Fondazione Gimbe

“Nonostante l’encomiabile impegno del ministro Schillaci per aumentare il finanziamento della sanità pubblica, i dati emersi dalla conferenza stampa sulla Legge di Bilancio 2025 mostrano chiaramente che il ministero della Salute può ormai essere considerato senza portafoglio”. Così, sempre all’Ansa, Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, che aggiunge: “L’incremento di soli 900 milioni di euro per il 2025 è del tutto insufficiente per affrontare le urgenti necessità di un Ssn in codice rosso, oltre che per sostenere le riforme avviate, in particolare quella sulle liste di attesa”.

E ancora: “Con questa cifra irrisoria nel 2025 non vi sarà alcun potenziamento della sanità pubblica, con ulteriore aumento della spesa privata e della rinuncia alle cure da parte di milioni di persone. È fondamentale che, nel corso dei lavori parlamentari sulla Manovra, almeno parte dei 3 miliardi previsti per il 2026 vengano resi disponibili già sul prossimo anno. Un rilancio significativo e costante del finanziamento pubblico non è solo essenziale, ma estremamente urgente per evitare che l’accesso alle cure diventi un privilegio riservato a chi può permetterselo, invece di essere un diritto garantito per tutti”.

Redazione Nurse Times

Articoli correlati

Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes

Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi

Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org

Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
Indagine Nursing Up: "Il 60% degli infermieri lascerebbe il lavoro"
NT News

Aumenti da oltre 7.000 euro per ministri e sottosegretari: e gli stipendi di infermieri, oss e operatori sanitari?

Mentre l’Italia affronta una crisi economica che colpisce duramente milioni di cittadini,...

Campania, via libera al concorso unico regionale per l'assunzione di oss: bloccati gli altri bandi
ConcorsiLavoroNT News

Concorso OSS in Campania: 1274 posti Disponibili! Al via le domande

È ufficiale: il tanto atteso Concorso Unico Regionale per Operatori Socio Sanitari...

Nursing Up, Nursind e Opi Grosseto: "Quando comincia a scorrere la graduatoria per l'assunzione di nuovi infermieri?"
InfermieriNT NewsPolitica & Sindacato

Specializzazioni sanitarie: arrivano le borse di studio, ma gli infermieri restano esclusi

Una recente proposta di emendamento alla Legge di Bilancio, firmata dall’onorevole Marta...