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Manovra 2025: Fnopo denuncia disparità di trattamento tra ostetriche e infermieri

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Ecm. Fnopo (Ostetriche) “discriminazione attuata dalla politica”
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La Federazione Nazionale degli Ordini della Professione Ostetrica (Fnopo), attraverso la sua presidente Silvia Vaccari, esprime forte preoccupazione e disappunto riguardo alla manovra finanziaria del 2025, approvata dal Consiglio dei Ministri e firmata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il testo, ormai pronto per l’esame parlamentare, rischia infatti di creare nuove disparità tra le professioni sanitarie, penalizzando in particolare le ostetriche.

Secondo la Fnopo, la manovra, così come attualmente redatta, non garantisce un equo riconoscimento e valorizzazione per tutte le professioni sanitarie. “Non è accettabile che non ci siano i fondi per riconoscere e valorizzare tutte le professioni sanitarie nel medesimo modo. In particolare quella delle ostetriche/i che, in più occasioni e in virtù delle particolari e delicate funzioni svolte, hanno chiesto che la loro professione fosse trattata alla stessa stregua di quella infermieristica,” ha dichiarato Vaccari. La presidente denuncia il rischio concreto che la manovra 2025 possa determinare trattamenti di serie A e serie B tra i professionisti del settore.

Disparità nei fondi destinati alle professioni sanitarie

I numeri parlano chiaro. Per gli infermieri, la manovra prevede un incremento degli importi complessivi lordi di 35 milioni di euro per l’anno 2025 e di 285 milioni di euro annui a partire dal 2026. Per le ostetriche, invece, l’incremento previsto per il 2025 è di circa 7 euro lordi al mese, che salirà a 80 euro dal 2026. Una disparità di trattamento che Fnopo ritiene totalmente ingiustificata e inaccettabile.

La Fnopo sottolinea che le professioni sanitarie con un numero minore di rappresentanti, come quella ostetrica, risultano spesso penalizzate dalle scelte politiche. Le ostetriche, che svolgono un ruolo cruciale e delicato nell’assistenza sanitaria, meritano di essere riconosciute allo stesso livello degli infermieri, con adeguati aumenti salariali e valorizzazione professionale.

Il rischio di creare professioni sanitarie di “serie A e serie B”

Questa differenziazione nel trattamento economico tra le professioni sanitarie potrebbe avere gravi conseguenze per il settore. La mancanza di equità nel riconoscimento dei ruoli potrebbe scoraggiare i professionisti e aggravare la già critica carenza di personale sanitario. La Fnopo insiste affinché il Parlamento riveda le cifre inserite nel testo della manovra e garantisca un trattamento equo per tutte le professioni, evitando di creare una divisione tra professioni sanitarie di “serie A e serie B”.

L’appello della Fnopo

Silvia Vaccari ha concluso ribadendo l’importanza di un intervento immediato per correggere le disparità presenti nella manovra. “La Fnopo esprime il suo totale disappunto al testo della legge di Bilancio così come attualmente redatto,” ha dichiarato. L’auspicio è che il Parlamento possa garantire le stesse opportunità e riconoscimenti a tutte le professioni sanitarie, compresa quella delle ostetriche, che da anni richiede un trattamento equo e paritario rispetto agli altri operatori.

Redazione NurseTimes

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