“Gli infermieri sono il pilastro fondamentale del Servizio sanitario nazionale, un patrimonio inestimabile che tutti abbiamo il dovere morale ed etico di proteggere e trasmettere alle future generazioni”. Così il noto giornalista e divulgatore scientifico Luciano Onder, invitato a presiedere e coordinare l’incontro “Dal Burnout alla valorizzazione dell’infermiere: come trasformare il presente per costruire un nuovo futuro professionale”, organizzato da Opi Ancona ha riunito numerosi infermieri e studenti di Scienze Infermieristiche.
In apertura dell’evento Giuseppino Conti, presidente dell’Ordine degli infermieri anconetano, ha sottolineato le carenze strutturali e di personale, presenti da molti anni e amplificate dall’emergenza Covid. “Ci siamo illusi che queste criticità potessero essere finalmente superate. I recenti casi di violenza ai danni del personale sanitario stanno passando da eccezione a consuetudine, e sono frutto di modelli organizzativi mai attuati”.
E ancora: “I cittadini percepiscono un’assistenza carente, con lunghe liste d’attesa e prestazioni inadeguate, ma spesso non capiscono che i responsabili di tali disservizi non sono gli operatori sanitari. Gli infermieri, infatti, sono le prime vittime di un sistema da riformare. A tal proposito urge attivare il servizio degli infermieri di famiglia e di comunità, figura prevista da tempo, ma mai realmente attivata”.
Presente all’evento anche Barbara Mangiacavalli, presidente Fnopi, che durante il confronto moderato da Onder ha inquadrato la questione della carenza di infermieri nel più ampio contesto dell’invecchiamento della popolazione: “Forse è il caso di chiedere la nomina di un commissario straordinario per affrontare in maniera urgente l’emergenza. Senza interventi decisi, il sistema rischia di non avere più infermieri operativi nei prossimi anni”.
Redazione Nurse Times
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