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Gentile Direttore di NurseTimes,
sono Giorgia Novielli, neolaureata in Infermieristica all’Università degli studi di Bari ”Aldo Moro”. Con la presente vorrei sottoporre alla Vostra attenzione e a quelli dei suoi elettori il mio elaborato di tesi dal titolo:
“Valutazione delle competenze infermieristiche nell’utilizzo delle tecniche di distrazione in ambito pediatrico mediante la scala DIPS: uno studio Cross-Sectional”
ABSTRACT
Background
Nella gestione del dolore pediatrico, le linee guida raccomandano interventi cognitivi e comportamentali come la distrazione, tecnica non farmacologica che aiuta il bambino a ridurre la percezione del dolore, spostando l’attenzione su stimoli piacevoli. Pianificare la distrazione è parte essenziale dell’assistenza centrata sul bambino, poiché facilita l’erogazione delle cure durante le procedure invasive.
A tal proposito, è stata sviluppata e validata nel 2022 dal Dott. Ogihara (Infermiere pediatrico e Docente Universitario presso Ashikaga University, Ashikaga, Tochigi, in Giappone) la scala DIPS-Distracting Ingenuity Promotion Scale. Essa è composta da 21 item e 5 fattori: Distracting Ingenuity, Protecting decision-making, Sharing Emotions, Explaining Facts e Promoting Adaptation.
Obiettivo
L’obiettivo del presente studio è valutare, attraverso l’applicazione della suddetta scala, le competenze infermieristiche nell’utilizzo delle strategie di distrazione utilizzate dagli infermieri che operano in UO pediatriche e la loro propensione nella gestione del dolore.
Materiali e metodi
È stato condotto uno studio cross-sectional (Maggio – Ottobre 2025) sugli infermieri dell’Ospedale Pediatrico “Giovanni XXIII” e dell’Unità Operativa di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Bari. È stato adottato un campionamento probabilistico casuale semplice, mentre, per la raccolta dati, tramite Google Forms, sono state indagate le variabili sociodemografiche seguite dalla scala Distracting Ingenuity Promotion Scale – DIPS (Ogihara, 2022) di 21 items su scala Likert a 4 pt (1-per niente; 4-molto) e suddivisa in 5 domini: Distracting Ingenuity, Protecting Decision-making, Sharing Emotions, Explaining Facts, Promoting Adaptation. I test Kruskal Wallis e chi-quadrato sono stati utilizzati per studiare l’associazione tra i punteggi dei domini e le variabili sociodemografiche.
Risultati
In base ad un campionamento probabilistico casuale semplice su una popolazione totale di 266, hanno partecipato allo studio 159 infermieri, (pari al 59.7%) previo consenso informato.
I test non parametrici di Kruskal-Wallis e i test del Chi-quadro hanno evidenziato diversi aspetti nel confronto tra le variabili considerate e i cinque fattori della scala DIPS.
In relazione all’età, sono emerse differenze significative nei fattori Distracting Ingenuity (p=.029) e Protecting Decision-making (p=.040), con punteggi più elevati nelle fasce maggiori. Nei fattori Distracting Ingenuity (p=.019) e Sharing Emotions (p=.009) sono state riscontrate differenze significative anche in relazione all’esperienza lavorativa, poiché gli infermieri con oltre 20 anni di attività hanno ottenuto punteggi più alti. Inoltre, i partecipanti con un livello accademico base hanno riportato punteggi superiori nei fattori Distracting Ingenuity (p = .036) e Sharing Emotions (p = .037), mentre gli infermieri con percorsi formativi più avanzati mostrano una maggiore conoscenza del consenso informato (p = .001) negli stessi fattori. L’area di lavoro e la presenza di figli non sono risultate variabili significative (tutti p > .05)
Conclusioni
Gli infermieri con maggiore esperienza e formazione base mostrano una maggiore propensione all’uso della distrazione. Ciò sottolinea l’importanza di promuovere l’aggiornamento continuo, soprattutto per quelli più giovani e con meno anni di servizio, al fine di migliorare la qualità dell’assistenza e il benessere del bambino. Un ulteriore aspetto su cui sarebbe necessaria un’adeguata formazione riguarda l’introduzione di tecnologie innovative, come la realtà virtuale, che rappresentano strumenti promettenti nella gestione del dolore pediatrico.
Dott.ssa Giorgia Novielli
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