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La Dott.ssa Maria Pia Lacarbonara, presenta la sua tesi sulla valutazione delle competenze digitali in sanità, frutto di uno studio trasversale multicentrico
ABSTRACT
Background
La competenza digitale è fondamentale nell’era moderna poiché permette di utilizzare in modo sicuro e critico le tecnologie per lavoro, svago e comunicazione. Tuttavia, si basa su competenze di base nell’informatica. Questo consente di trovare, valutare, archiviare, creare, presentare e condividere informazioni, oltre a comunicare e partecipare alle reti online.
La trasformazione digitale dell’assistenza sanitaria richiede che queste competenze siano possedute dai professionisti sanitari. Ciò è fondamentale. Questo è dovuto all’aumento incessante dei costi delle cure, principalmente per la gestione di molti soggetti affetti da malattie croniche. Inoltre, il budget sanitario non riesce a sostenere le spese necessarie per garantire un’assistenza accurata del paziente. Secondo le rilevazioni dell’ASSD, la formazione e l’aggiornamento continuo nel campo della sanità digitale sono ancora insufficienti. Questa mancanza è presente sia nelle Università che nelle Aziende sanitarie o IRCCS dove lavorano gli operatori sanitari.
Obiettivo
Esaminare le competenze digitali del personale medico e infermieristico correlato alla capacità di usufruire degli strumenti sanitari digitali e delle informazioni ottenute per migliorare la pratica clinica.
Materiali e Metodi
È stato condotto uno studio trasversale multicentrico a livello nazionale su un campione di 223 partecipanti rappresentati da medici e infermieri, in un periodo compreso tra febbraio e aprile 2023. Per la raccolta dati è stato utilizzato il questionario HLS19-DIGI, formato da 3 score e un totale di 16 items. Lo scopo è valutare se i soggetti utilizzano, nella pratica clinica, degli strumenti digitali. Questo serve anche per misurare l’esperienza dell’individuo nel cercare informazioni sulla salute dal web, comprendere tali informazioni, valutarne l’affidabilità e prendere decisioni riguardanti la prevenzione o il trattamento della salute dei pazienti basandosi su queste informazioni. I dati raccolti sono stati analizzati con statistiche descrittive e inferenziali utilizzando il software IBM SPSS.
Risultati
A seguito dell’analisi dello studio è emerso che la maggior parte di coloro che ha compilato il questionario è un infermiere, con un’età media totale di 36.51 anni (D.S.=11.21). Il titolo di studio prevalente è la Laurea (69.5%) e l’area geografica preponderante è rappresentata dal sud Italia (66.8%). Un risultato importante che è emerso è dato dalla mancanza, in buona parte del campione, di un corso di formazione in informatica (60.5%). Di contro, quasi la totalità dei partecipanti utilizza quotidianamente internet nel proprio setting lavorativo (92.4%). Il tipo di ruolo sanitario ricoperto influenza il modo di approcciarsi ai dispositivi digitali.
Infatti, è risultato che i medici, rispetto agli infermieri, sono più propensi e trovano più facile utilizzare questi mezzi. In generale, gran parte dei soggetti analizzati fa un uso elevato delle risorse digitali con una frequenza media di “1-3 giorni a settimana”. Gli utenti riescono con facilità ad utilizzare il web per ricercare informazioni pertinenti al proprio quesito di ricerca. Inoltre, interagiscono adeguatamente con i diversi dispositivi digitali per applicarli nella pratica clinica.
Conclusioni
Lo studio effettuato ha evidenziato che è necessario implementare la formazione e le competenze digitali tra gli operatori sanitari. Internet e la digitalizzazione dell’assistenza sono in continuo progresso. Ciò deve essere accompagnato da una maggiore propensione e capacità del sanitario a sfruttare gli strumenti messi a disposizione.
È stato dimostrato che un livello di istruzione più elevato porta i sanitari ad avere una maggiore famigliarità con la tecnologia. Molti dei partecipanti allo studio hanno affermato come internet può essere considerato una risorsa nel lavoro. In particolare, fornire un’informazione di qualità al paziente tramite il web. Così, si permetterebbe di ridurre le visite mediche. Inoltre, i social network, se sfruttati adeguatamente, possono essere un mezzo valido per l’aggiornamento delle conoscenze e per contribuire all’educazione della popolazione.
Quindi emerge che nonostante la disponibilità degli strumenti sanitari digitali e la consapevolezza degli operatori sanitari riguardo ai benefici che essi possono offrire, si osserva comunque un basso livello di Digital Health Literacy che rende difficile il loro impiego.
Dott.ssa Maria Pia Lacarbonara
Tesi: Valutazione delle competenze digitali in sanità: studio trasversale multicentrico
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