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La dieta DASH per il trattamento dell’ipertensione arteriosa

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Opi Firenze-Pistoia per la sensibilizzazione sull'ipertensione arteriosa
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La dieta DASH è stata ideata nel 1992 dal National Institute of Health, che ha finanziato diversi progetti di ricerca finalizzati al trattamento dell’ipertensione arteriosa.

Questa dieta sostiene la riduzione dell’introito di sodio a circa 1.500 mg al giorno; promuovendo il consumo di frutta e verdura, carni magre e prodotti lattiero-caseari; favorendo l’utilizzo di alimenti freschi; includendo gli amidi cosiddetti sani, tra cui le verdure a foglia verde, i cereali integrali, la frutta e i legumi.

Le fonti di grassi raccomandate nel modello alimentare DASH comprendono: olio d’oliva, avocado, frutta secca a guscio, semi di canapa, semi di lino e pesce ricco di acidi grassi omega3. Essa raccomanda, inoltre, il consumo di più porzioni di alimenti ricchi in proteine vegetali come i legumi, i derivati della soia, i semi e le noci.

Le proteine di origine animale dovrebbero essere principalmente rappresentate dalle carni magre, dai latticini magri, dalle uova e soprattutto dal pesce. Le carni processate non sono raccomandate poiché sembrano causare ipertensione e contengono sostanze cancerogene. La dieta DASH raccomanda anche l’inclusione di alimenti ricchi di potassio, calcio e magnesio che prevengono la disfunzione endoteliale e promuovono il rilassamento della muscolatura liscia. Alcuni tra questi alimenti ricchi di potassio includono le banane, le arance e gli spinaci. Il calcio è particolarmente presente nei latticini e nelle verdure a foglia verde. Il magnesio è presente in alcuni cereali integrali, nelle verdure a foglia, nelle noci e nei semi.

In molti Paesi del mondo, l’assunzione quotidiana di sale è compresa tra 9 e 12 grammi, con marcate differenze tra Paesi e anche tra le regioni all’interno dello stesso Paese. 1 grammo cloruro di sodio contiene circa 400 milligrammi di sodio, mentre 1 milliequivalente di sodio corrisponde a 23 milligrammi di sodio.

Ridurre il consumo di sale non è semplice. I medici e i nutrizionisti dovrebbero educare i pazienti a limitare il consumo di alimenti ricchi di sale come i salumi, gli insaccati, i formaggi stagionati, i prodotti affumicati, le conserve, gli snack salati, i cibi essiccati o in salamoia e gli alimenti in scatola; dovrebbero inoltre educare a non aggiungere ulteriore sale alle pietanze, a scegliere sale a ridotto contenuto di sodio e a insaporire i piatti con le spezie e le erbe aromatiche.

Nella dieta abituale, la maggior parte del sale deriva dai prodotti trasformati come il pane, i prodotti da forno, i biscotti, i cracker e i cereali da prima colazione. Un altro importante contributo di sale deriva dai dadi da brodo, dal ketchup, dalla salsa di soia e dalle acque minerali.

La riduzione del consumo di sale rimane una priorità di salute pubblica e richiede uno sforzo combinato tra l’industria del cibo, i governi e la popolazione generale, dal momento che circa l’80% del consumo di sale coinvolge il cosiddetto “sale nascosto” negli alimenti trasformati.

Diversi studi hanno dimostrato che la dieta DASH contribuisce a ridurre la glicemia, i livelli di trigliceridi, colesterolo LDL (colesterolo cattivo) e l’insulinoresistenza. Questo la rende un fattore importante nella terapia farmacologica della sindrome metabolica e nella gestione del peso corporeo.

È importante sottolineare che l’aderenza alla dieta DASH prevede un cambiamento nello stile di vita e l’adozione di un modello alimentare sano. Inoltre, i pazienti devono essere sollecitati a smettere di fumare, evitare il consumo di alcol e svolgere attività fisica regolare. In tal senso, la dieta DASH può essere considerata il corrispettivo americano della nostra dieta mediterranea.

L’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha stimato un fabbisogno calorico medio per gli adulti di entrambi i sessi pari a 2000-2600 kcal al giorno.

Esempio di una giornata alimentare secondo il modello dietetico DASH (2000 kcal)

COLAZIONE:

  • 200 ml di latte parzialmente scremato
  • 40 g fiocchi di avena o fette biscottate integrali
  • 10 g miele o composta di frutta

SPUNTINO:

  • 200 g frutta fresca di stagione
  • 20 g mandorle o noci o nocciole

PRANZO:

  • 70 g pasta integrale
  • 100 g lenticchie o fagioli cotti
  • 200 g verdura fresca o ortaggi di stagione
  • 15 g olio extravergine di oliva

SPUNTINO:

  • 200 g frutta fresca di stagione
  • 125 g yogurt bianco magro
  • 30 g cioccolato fondente 90%

CENA:

  • 150 g petto di pollo o di tacchino
  • 30 g pane di segale integrale
  • 300 g verdura fresca o ortaggi di stagione
  • 15 g olio extravergine di oliva

Per condire i piatti è possibile utilizzare il sugo di pomodoro, il succo di limone, l’aceto di mele, spezie ed erbe aromatiche a piacere. È, inoltre auspicabile il consumo di 2-3 litri di acqua al giorno. L’introito idrico può essere sostenuto anche attraverso il consumo di tisane, infusi e thè.  

Valeria Galfano

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