Sono stati isolati gli anticorpi che ad ora mostrano di essere i più efficaci contro il nuovo coronavirus. La ricerca costituisce una svolta per nuovi farmaci e vaccini contro il virus che potrebbero essere essenziali in fururo, soprattutto nell’ottica di una seconda ondata epidemica.
La Columbia Univesity di New York ha condotto lo studio che è ora pubblicato su Nature.
Nel frattempo, come scrive affaritaliani.it, gli anticorpi neutralizzanti prodotti dai pazienti con Covid potrebbero essere usati per trattare altri malati.
Isolati gli anticorpi, la ricerca continua
Intanto il team di Ho, che dirige l’Aaron Diamond Aids Research Center, con la pandemia si è concentrato sul Covid-19. “La maggior parte dei membri del mio team praticamente lavora senza sosta 24 ore su 24, 7 giorni su 7”, afferma Ho. I ricercatori hanno avuto accesso ai campioni di sangue di pazienti con malattia dell’Irving Medical Center di New York City.
“C’era un sacco di materiale clinico e questo ci ha permesso di selezionare i casi migliori da cui isolare questi anticorpi”, afferma Ho.
Il suo team ha scoperto che, sebbene molti pazienti infetti producano quantità significative di anticorpi, la qualità di questi anticorpi varia. Nei pazienti studiati, quelli con patologie gravi che richiedono ventilazione meccanica hanno prodotto gli anticorpi più fortemente neutralizzanti. “Pensiamo che i pazienti più gravemente malati abbiano ‘incontrato’ più virus e per un periodo di tempo più lungo, il che ha permesso al loro sistema immunitario di dare una risposta più solida“, afferma Ho.
La maggior parte degli anticorpi anti-Sars-Cov-2 si lega alla glicoproteina Spike. Il team della Columbia ha identificato una varietà più diversificata di anticorpi rispetto ai precedenti studi, inclusi nuovi anticorpi unici che non sono stati descritti in precedenza. “L’uso di un cocktail di anticorpi diversi diretti a diversi siti della proteina Spike aiuterà a far sì che il virus non diventi resistente al trattamento”, aggiunge Ho.
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