La Corte di Cassazione, sezione lavoro, ha emesso un’importante ordinanza (n. 19088/2024), confermando che gli infermieri e altri lavoratori turnisti hanno diritto alla maggiorazione del turno notturno anche nella giornata successiva a un turno di notte prolungato. Questa decisione riconosce la giornata di “smonto notte” come riposo compensativo, da retribuire con la stessa maggiorazione prevista per i turni notturni, come stabilito dal contratto collettivo nazionale (c.c.n.l.).
Il caso dell’infermiere turnista
L’ordinanza della Cassazione ha preso in esame il caso di un’infermiera che lavorava in una ASL e che aveva richiesto il riconoscimento della maggiorazione contrattuale per turni notturni anche nella giornata successiva al turno di notte. La Corte territoriale aveva già accolto la richiesta, affermando che la giornata di riposo successiva al turno di notte, conosciuta come “smonto notte”, dovesse essere considerata a tutti gli effetti come un giorno di riposo compensativo. La Corte di Cassazione ha confermato questa interpretazione, ritenendo che il recupero delle energie dopo un turno notturno prolungato sia fondamentale per garantire la salute e il benessere del lavoratore.
La controversia sul riposo compensativo
La questione principale sollevata nel processo riguardava il concetto di riposo compensativo per i lavoratori turnisti. La Cassazione ha fatto chiarezza, distinguendo tra i lavoratori non turnisti e i turnisti. Per i lavoratori non turnisti, il riposo settimanale è stabilito per legge su cinque giorni lavorativi, con il sesto giorno non lavorato e il settimo come giorno di riposo. Tuttavia, per gli infermieri e altri lavoratori turnisti che coprono l’intera settimana, inclusi sabato e domenica, e che svolgono turni notturni di 12 ore consecutive, il giorno successivo al turno deve essere considerato un riposo compensativo.
La sentenza della cassazione
La Corte di Cassazione ha ribadito che il riposo compensativo è un diritto imprescindibile per i lavoratori turnisti, in particolare dopo un turno notturno intenso. L’indennità prevista dal contratto collettivo nazionale ha l’obiettivo di compensare la maggiore fatica legata alla copertura di turni su 24 ore e al lavoro notturno, che comporta un impatto significativo sulla salute psicofisica del lavoratore. Il riconoscimento di una giornata di riposo compensativo con maggiorazione retributiva è quindi una misura necessaria per tutelare il benessere e la salute degli infermieri, garantendo al contempo il recupero delle energie.
Impatto sulla professione infermieristica
Questa sentenza rappresenta un precedente importante per la regolamentazione del lavoro degli infermieri turnisti e per la tutela dei loro diritti. Il riconoscimento della giornata di riposo compensativo con la maggiorazione retributiva non solo valorizza il lavoro svolto durante i turni notturni, ma fornisce anche un incentivo per il miglioramento delle condizioni di lavoro nel settore sanitario, dove gli infermieri sono costantemente impegnati a garantire cure di alta qualità a tutte le ore del giorno e della notte.
Redazione Nurse Times
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