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Infermieri in UK: ne vale ancora la pena?

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UK, infermiere impianta pacemaker: ma è davvero oro tutto quel che luccica?
tratto dalla pagina Facebook Infermieri Italiani in Uk
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Riceviamo e pubblichiamo il contributo editoriale di Montinari Mirco, infermiere italiano in UK a beneficio dei colleghi alle prese con una decisione importante sul proprio futuro occupazionale

Scrivendovi da oltremare, avendo comunque precedentemente lavorato in Italia, ho la possibilità di confrontare i due sistemi sanitari, le due nazioni e i due nuclei sociali. La domanda, all’alba di una nuova era (anche se sembrerebbe di stare ancora a notte fonda) è: Conviene o no, rimanere/entrare in Regno Unito?

Come in tutti i miei articoli di analisi dell’esperienza in Regno Unito, dividerò le tematiche per argomenti, partendo dal mero guadagno economico.

STERLINA VS EURO

La sterlina sta vivendo un momento terribile, dal referendum (parlo di Brexit), una continua discesa del tasso di cambio (percepita o reale) sta attanagliando i nostri conti e tutti in mente abbiamo: Dovremmo spostare il nostro denaro in Italia?

La risposta nessuno la conosce, alcuni si fidano nel mercato forte e mondiale del Regno Unito, altri vedono il tutto come un primo momento di decadenza del paese della regina. Storicamente, lo United Kingdom ha sempre usato una politica conservatrice, uscendone a lungo termine più avvantaggiata di altre. Sarà questo il caso? Fornendo alcuni dati pratici, questi sono gli andamenti della sterlina a 5/2/1 anno/i (fonte: Il Sole 24 ore)

Grafico Eur/GBP – 1 anni. Fonte: Il sole 24 ore

 

Grafico Eur/GBP – 2 anni. Fonte: Il sole 24 ore

 

Grafico Eur/GBP – 5 anni. Fonte: Il sole 24 ore

 

Guardando l’andamento della sterlina negli ultimi 5 anni, sicuramente possiamo affermare che mezza decade fa, si era decisamente più “ricchi” di come lo si è oggi.

SALARY vs STIPENDIO

“Ma è vero che gli infermieri inglesi guadagnano 3000/4000 euro al mese?”

La risposta è semplice: NO.

Alcune buste paga di infermieri italiani in UK che lavorano come Agency hanno confuso un po’ le idee dei professionisti rimasti in patria.

La realtà è che lo stipendio netto di un infermiere alle prime armi è di circa di 1460 sterline nette, escludendo sabati, domeniche, straordinari e Bank (spiegheremo dopo cosa è un Bank). Vi mostriamo una scala più o meno aggiornata dei salari annui lordi che i professionisti infermieri band 5 ricevono:

Infermieri in UK: ne vale ancora la pena?

Comparando con gli stipendi italiani (fonte www.money.it Giugno 2018):

  • D   guadagna 23.074,40 euro/anno;
  • D1 guadagna 23.919,59 euro/anno;
  • D2 guadagna 24.689,32 euro/anno;
  • D3 guadagna 25.454,35 euro/anno;
  • D4 guadagna 26.225,40 euro/anno;
  • D5 guadagna 26.225,40 euro/anno;
  • D6 guadagna 27.990,10 euro/anno.

Le differenze dunque non sono abissali, però, spezzando una lancia in favore del paese della regina, ogni sabato ha un bonus del 30%, una domenica del 60% e le notti hanno altri bonus. Personalmente come Staff Nurse (Infermiere) difficilmente ho guadagnato meno di 2000 sterline nette al mese.

I Bank inoltre sono dei turni che potete prendere a vostra scelta, in qualsiasi reparto che necessita di personale, e il rate solitamente è decisamente alto: dai 19 alle 26 sterline ora. Ad esempio, facendo turni da 12 ore (ebbene si, in UK funziona così) puoi guadagnare dalle 200 alle 300 sterline. Tutto dipende dal vostro ospedale, i Rate sono variabili.

Inoltre in UK è possibile avanzare di Band, aumentando il proprio salario in modo considerevole. Ovviamente bisogna studiare e fare un colloquio per un lavoro specialistico/manageriale; su questo, l’Italia risulta ancora molto arretrata.

Infine, per chi vuole venire a Londra, ma avesse timore dell’alto costo degli affitti e della vita in generale, non va dimenticato l’high cost area supplement, una maggiorazione di quasi 500£ (per un band 5), destinato proprio a compensare ulteriori spese.

Sull’altro piatto della bilancia, in Italia si ha diritto alla tredicesima mensilità ed al TFR, cosa che in Inghilterra non sono concepibili.

STAFF NURSE VS INFERMIERE

Difficile argomento da trattare, il SSN e l’NHS cambiano a seconda delle regioni in cui si prestano i servizi.

Parlando generalmente, gli infermieri inglesi sembrano molto più dei funzionari pubblici più che personale da trincea.

I Nurse della regina conoscono perfettamente regole e leggi, procedure e policy e fanno corsi su praticamente tutto. Difficilmente però troverete un infermiere inglese inserire una cannula, un catetere o fare un prelievo venoso. Esistono figure apposite per questo. Il loro lavoro è più incentrato al coordinamento dei trattamenti per il proprio paziente e alla somministrazione di farmaci.

Gli infermieri italiani d’altro canto hanno più abilità tecniche e professionali. Hanno difficoltà a definire il proprio ruolo di coordinatore del processo di assistenza, a causa di carenze strutturali e ostruzionismo da parte della classe medica, ma sono dei veri e propri infermieri da campo, abili a stare in qualsiasi tipo di realtà assistenziale. Un Jolly che, secondo molti, gli ospedali inglesi conoscono ed apprezzano. Le cartelle infermieristiche? Comparate a quelle inglesi sono solo delle protoforme prive ancora di pieno riconoscimento.

CARREER VS CARRIERA

L’infermiere in Inghilterra se vuole fa carriera, chi vuole dedizione studio e talvolta cogliere l’occasione giusta. Di infermieri ce ne sono di tutti i tipi, ognuno specializzato su un argomento. Vi stilo una lista di esempi:

  1. IV NURSE (simili a quelli che noi chiamiamo picc team)
  2. DIABETIC NURSE (sono le infermiere specializzate sul diabete)
  3. TISSUE VIABILITY NURSE (specializzate sulle medicazioni complesse)
  4. PAIN TEAM (infermiere che si occupano del trattamento del dolore acuto e cronico)
  5. MC MILLAN NURSE (specializzate sulle cure palliative e l’end of Life)
  6. SISTER o CHARGE NURSE (un infermiere senior con ruolo di coordinamento)
  7. WARD MANAGER (Il nostro coordinatore infermieristico)
  8. NURSE PRACTITIONER (specializzato nella fase iniziale diagnostica e di trattamento)
  9. MATRON (il capo di un intera area clinica)
  10. ACUTE INTERVENTION TEAM (un team che si occupa di pazienti instabili nei reparti)
  11. ETC.

Tutte queste figure hanno dei band più elevati, significa più soldi e più importanza. Un CHIEF EXECUTIVE, ad esempio, è un band 9 e guadagna dalle 79.000 alle 100.000 all’anno.

Se dovessimo invece parlare degli infermieri italiani, la carriera è veramente minima. Tranne che in funzioni di coordinamento, non esistono specialistiche. Una realtà che ricorda l’Inghilterra degli anni 60.

STUDENT NURSE VS STUDENTE INFERMIERE

Parlando della preparazione degli studenti infermieri inglesi e di conseguenza dei neo-assunti dobbiamo sottolineare una carenza sistematica e preoccupante. Le conoscenze sono limitate, passando dalla farmacologia, ai modelli assistenziali di base per arrivare alla pratica infermieristica. Interessante è sapere che in alcuni Trust, gli studenti non hanno il diritto di infondere terapia intravenosa, seppur supervisionati, lasciando una lacuna di conoscenze preoccupante per chi si appresta a iniziare la carriera lavorativa.

Gli studenti infermieri italiani e di conseguenza i neo-assunti, non solo posseggono conoscenze cliniche, pratiche e teoriche superiori a quelle inglesi, dettate probabilmente da un training più rigido e un’istruzione universitaria più complessa e completa, ma risultano brillare anche nelle capacità di adattamento. Questo sicuramente, non è passato inosservato agli attenti recruiter inglesi che prediligono l’assunzione di infermieri italiani.

ITALY VS UNITED KINGDOM

Sapete qual’è la ragione più comune di rientro in patria degli italiani? Non c’entra il lavoro, che come suddetto, in Inghilterra è più professionalizzante; le più comuni ragioni di abbandono della terra inglese, da parte degli italiani, sono il meteo e, come suggeritomi da un collega, mamma e papà. Gli italiani sono abituati a differenti ritmi, amano il sole e i loro aperitivi nei chioschi arroventati dal caldo africano, amano la bella vita e le spiagge di sabbia finissima e acqua cristallina, taluni amano la storia e la cultura delle città d’arte, ma molti, quasi tutti, soffrono della mancanza dei propri genitori. L’Inghilterra offre molto altro, cose che in Italia sogneremmo, ma ha poco se non nulla di quanto elencato. Per questo vi suggerisco prima di intraprendere questa esperienza di valutare le vostre priorità.

Speriamo che come sempre l’articolo vi sia stato utile.

Montinari Mirco, italianursesociety.co.uk

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