Nelle Marche si è concluso, con la cerimonia di consegna degli attestati all’INRCA, il percorso formativo regionale per infermiere di famiglia o comunità (IFoC). Si tratta del primo corso che la Regione ha organizzato per la formazione del personale infermieristico.
Il vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, ha voluto sottolineare il valore strategico dell’iniziativa: “Stiamo investendo in maniera importante nella formazione del personale sanitario, fattore che ci consente di innalzare ulteriormente il livello di eccellenza della sanità marchigiana e di garantire servizi sempre più efficienti ai cittadini marchigiani”.
E ancora: “Questo corso rappresenta un tassello fondamentale nella costruzione di una sanità più vicina alle persone. Formare professionisti competenti e radicati nei territori significa garantire una risposta più umana ed efficace ai bisogni di salute dei cittadini. L’infermiere di famiglia o comunità è il volto nuovo di una sanità che sa ascoltare, accompagnare e intervenire in modo tempestivo”.
In questo primo corso per infermiere di famiglia o comunità promosso dalla Regione Marche, in collaborazione con INRCA, Ast Pesaro-Urbino e Ast Fermo sono stati coinvolti circa 100 professionisti sanitari provenienti dalle diverse aziende sanitarie regionali, impegnati in un percorso formativo di 220 ore tra di lezioni teoriche, laboratori pratici e tirocini sul campo, per un totale di 50 crediti Ecm. La giornata conclusiva ha visto lo svolgimento degli esami finali, con la presentazione dei project work realizzati da 30 discenti provenienti da INRCA e da Ast Macerata.
“L’infermiere di famiglia o comunità – ha sottolineato il direttore generale dell’INRCA, Maria Capalbo – è una figura chiave per garantire continuità assistenziale, specialmente nei contesti domiciliari e comunitari, dove è fondamentale costruire una relazione di fiducia e prossimità con il paziente e i suoi familiari”.
Il vicepresidente ha rivolto un ringraziamento particolare a docenti, tutor, responsabili scientifici e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del percorso formativo per infermiere di famiglia o comunità, confermando l’importanza della collaborazione tra istituzioni per il rafforzamento del sistema regionale.
Redazione Nurse Times
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