“Si completa il percorso di formazione per infermiere di famiglia e comunità nella provincia Bat, con la consegna degli attestati ai 42 infermieri che hanno seguito i corsi tenuti dall’Opi provinciale dopo la firma del protocollo d’intesa con la Asl BT, e voglio ringraziare il presidente dell’Opi BAT, Giuseppe Papagni”. Lo dichiara il consigliere regionale della Puglia, nonché capogruppo del M5S, Marco Galante.
“Nei mesi scorsi – prosegue Galante – gli attestati sono stati consegnati anche in altre Asl, e si è in dirittura d’arrivo in quasi tutte le province. Finire la formazione vuol dire poter immettere questi professionisti nelle strutture di prossimità e garantire il potenziamento della sanità territoriale, per cui stiamo lavorando da anni. L’infermiere di famiglia e di comunità è infatti una figura fondamentale per garantire la piena operatività di case e ospedali di comunità e delle Cot”.
Sempre Galante: “Dalla scorsa legislatura, come Movimento 5 Stelle, abbiamo portato avanti la proposta di legge per istituire anche in Puglia l’infermiere di famiglia e comunità, consapevoli dei risultati positivi ottenuti nelle altre regioni, dove è migliorata l’efficienza delle prestazioni erogate, si sono ridotte le ospedalizzazioni e si sono ridotti gli accessi impropri ai pronto soccorso, con tempi di attesa notevolmente diminuiti”.
E ancora: “L’infermiere di famiglia e comunità è un professionista che entra in relazione con medici di famiglia, pediatri ed equipe multidisciplinari, al centro di un nuovo modello di sanità che mette al centro la prevenzione, la gestione delle cronicità, l’assistenza continua e l’integrazione sociosanitaria. Quando, come M5S, abbiamo iniziato a parlare di questa figura abbiamo incontrato tante resistenze, ma finalmente anche i colleghi consiglieri hanno capito l’importanza di questi professionisti”.
Aggiunge Galante: “Il DM 77 stabilisce che ci sia un infermiere di famiglia e comunità ogni 3mila abitanti e a breve ci sarà il concorso con nuove assunzioni per infermieri e oss. Con la realizzazione delle centrali operative territoriali (Cot), grazie al Pnrr, la cui gestione è affidata quasi esclusivamente al personale infermieristico, gli infermieri di famiglia rivestiranno un ruolo centrale, con competenze avanzate anche da un punto di vista organizzativo e gestionale, e un ruolo di coordinamento tra ospedale, territorio, assistenza domiciliare, ambiti e distretti sociosanitari”.
Conclude galante: “Auspico che i progetti pilota partano prima possibile, visto che si sta andando avanti con la Missione 6 del Pnrr, per cui i presidi territoriali diventeranno sempre più capillari”.
Redazione Nurse Times
Fonte: Consiglio regionale della Puglia
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