Abstract
In molti contesti sanitari italiani persiste l’abitudine impropria di assegnare agli infermieri la detersione fecale delpaziente. Tale pratica, apparentemente innocua, si rivela invece un atto ad alto rischio infettivo e dequalificante sul piano professionale, con importanti implicazioni medico-legali. Questo articolo esamina le basi normative, i rischi clinici e i profili di responsabilità correlati, ribadendo la necessità di assegnare correttamente le mansioni secondo i rispettivi profili di competenza.
Introduzione
La detersione fecale è un’attività di assistenza di base che rientra esclusivamente tra le competenze dell’operatore socio-sanitario (oss), come previsto dalla normativa vigente (D.M. 739/1994). L’infermiere, in quanto professionista sanitario laureato, esercita funzioni cliniche, educative, relazionali e preventive ad alta complessità. L’assegnazione impropria di compiti assistenziali non qualificati può generare distorsioni organizzative, aumentare il rischio clinico e compromettere la qualità dell’assistenza.
Rischio infettivo e antibiotico-resistenza
Le feci rappresentano un materiale biologico ad alto rischio. Possono veicolare microrganismi patogeni, tra cui: Clostridioides difficile, enterobatteri produttori di β-lattamasi a spettro esteso (ESBL), MRSA (Staphylococcus aureus meticillino-resistente), virus enterici (norovirus, adenovirus).
L’esposizione non controllata a tali agenti patogeni, specialmente in contesti ad alta densità assistenziale, aumenta la probabilità di contaminazione crociata e compromette le strategie di contenimento della resistenza antimicrobica promosse da OMS, ECDC e ministero della Salute.
Implicazioni medico-legali
L’esecuzione da parte dell’infermiere di attività non previste dal suo profilo può configurare una responsabilità giuridica di tipo colposo, specialmente se dalla condotta derivano infezioni nosocomiali o eventi avversi. Si richiama in particolare l’art. 590-sexies del Codice penale. Inoltre si configura un danno deontologico con possibile intervento dell’Ordine professionale.
Effetti sulla qualità assistenziale e organizzativa
L’impiego improprio dell’infermiere in mansioni esecutive riduce la disponibilità di tempo per compiti ad alto valore clinico (es. valutazione, monitoraggio, educazione, prevenzione). Ciò determina un danno sistemico alla qualità delle cure e una distorsione della missione professionale infermieristica.
Responsabilità delle aziende sanitarie
Le direzioni sanitarie sono tenute a rispettare la normativa sulla corretta attribuzione delle competenze. L’eventuale violazione può comportare responsabilità contrattuali e extracontrattuali per danno al paziente, colpa organizzativa e mancata vigilanza.
Ruolo attivo del cittadino
I pazienti e i familiari devono essere informati sul diritto a ricevere cure appropriate da personale qualificato. L’educazione del cittadino al rispetto delle competenze rappresenta un importante strumento di sicurezza e prevenzione.
Conclusioni
L’infermiere non deve essere impiegato nella detersione fecale. Tale attività, oltre a essere fuori profilo, espone a rischi clinici e legali, compromette la lotta all’antibiotico-resistenza e dequalifica la professione. È necessaria un’organizzazione assistenziale basata sul rigoroso rispetto delle competenze professionali.
Bibliografia scientifica:
- Ministero della Salute. (2022). Piano nazionale di contrasto all’antimicrobico-resistenza (PNCAR) 2022–2025.
- World Health Organization. (2021). Antimicrobial resistance: global report on surveillance.
- European Centre for Disease Prevention and Control. (2020). Healthcare-associated infections: surgical site infections.
- D.M. 739/1994. Profilo professionale dell’infermiere. Gazzetta Ufficiale n. 6 del 10-1-1995.
- Cassazione Penale, Sez. IV, Sent. 37731/2017 – Art. 590-sexies c.p. e colpa professionale sanitaria.
- Cicolini, G., et al. (2019). Nurses’ knowledge and practice about multidrug-resistant organisms: a cross-sectional study. American Journal of Infection Control, 47(6), 722–727.
- Montagna, M. T., et al. (2018). Multidrug-resistant organisms and device-associated infections in a university hospital intensive care unit. BMC Infectious Diseases, 18(1), 1-8.
- Galletti, C., & Zega, M. (2020). L’infermiere e la responsabilità giuridica in ambito sanitario. Rivista Italiana di Medicina Legale.
- Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI). (2023). Linee guida su competenze, responsabilità e deontologia infermieristica.
- Fineschi, V., et al. (2022). La colpa organizzativa nella responsabilità sanitaria. Giuffrè Editore.
Alfio Stiro
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