Uno studio pubblicato su Lancet dimostra come la terapia antiretrovirale sia non soltanto un efficace strumento terapeutico, ma anche una straordinaria arma di prevenzione. I ricercatori: “cominciare il trattamento prima possibile”.
A confermarlo è uno studio pubblicato su Lancet, che ha evidenziato come l’impiego di questa categoria di farmaci sia in grado di ridurre del 92 per cento il rischio di essere contagiato dal partner Hiv positivo.
Il gruppo di ricercatori ha analizzato 3400 coppie provenienti da sette paesi africani. In ciascuna di esse soltanto uno dei partner era Hiv positivo. Nel corso dello studio 349 persone hanno cominciato ad assumere la terapia antiretrovirale, mentre 103 hanno contratto l’infezione. Tuttavia, soltanto una di queste si è ammalata dopo che il partner aveva iniziato ad assumere i farmaci. Ciò dimostrazione dell’effetto protettivo della terapia.
“I risultati di questo studio sono la prova più forte che la terapia antiretrovirale può diminuire il rischio di trasmissione dell’Hiv”, ha commentato Connie Celum, una delle autrici dello studio. “I farmaci sono infatti in grado di ridurre drasticamente la concentrazione del virus nel sangue – ha spiegato Deborah Donnell del Fred Hutchinson Cancer Research Center in Seattle e coautrice dello studio – e ciò rende le persone meno contagiose”.
Intanto, un trial clinico randomizzato sta valutando se gli effetti della terapia sono duraturi. “Mentre aspettiamo questi risultati, il nostro studio indica che l’inizio della terapia antiretrovirale può avere significativi benefici sulla salute pubblica oltre che vantaggi clinici per le persone che sono in trattamento”, ha aggiunto Donnell. Perciò i ricercatori consigliano di iniziare il trattamento quanto prima possibile. Un consiglio condiviso dagli autori di un un editoriale che ha accompagnato lo studio. Il gruppo di ricercatori – dell’Université Victor Segalen di Bordeaux – hanno sottolineato come la ricerca sia un’ulteriore conferma del fatto che la terapia antiretrovirale sia un efficace strumento di prevenzione, perciò “le autorità sanitarie non dovrebbero aspettare” la pubblicazione di nuovi studi prima di cominciare a mettere in pratica una strategia di “test and treat”. Far seguire, cioè, immediatamente all’esito positivo del test Hiv la somministrazione dei farmaci antiretrovirali senza indugiare con valutazioni sulla conta dei CD4 e sulla carica virale.
Lo studio è stato finanziato dalla Bill and Melinda Gates Foundation e dai National Institutes of Health americani.
Redazione NurseTimes
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