La tecnologia basata su CRISPR potrebbe essere alla base della prima cura funzionale.
Negli ultimi sette anni il professor Kamel Khalili e il suo gruppo di ricercatori della Lewis Katz School of Medicine della Temple University di Philadelphia (Usa) hanno sviluppato e perfezionato, anche in collaborazione con il professor Pasquale Ferrante e col suo gruppo di ricerca dell’Università Statale di Milano, la tecnologia di gene-editing basata su CRISPR, per il trattamento dell’infezione da Hiv attraverso l’eradicazione del genoma del virus da quello delle cellule infettate.
Khalili è un pioniere nello sviluppo di questa tecnologia. Durante anni di studi preclinici ha sviluppato il farmaco EBT-101, in grado di eradicare efficacemente il Dna provirale dell’Hiv dai genomi di diverse cellule e tessuti, comprese cellule umane infette da Hiv e cellule e tessuti di topi umanizzati. La terapia, potenzialmente rivoluzionaria, è stata recentemente accettata, in fase sperimentale, dalla Food and Drug Administration (Fda) e potrebbe diventare la prima cura funzionale per l’infezione cronica da Hiv.
“La possibilità di testare questo trattamento nelle persone che vivono con l’infezione Hiv rappresenta uno sviluppo entusiasmante ed è sicuramente interessante per milioni di persone”, ha commentato il professor Ferrante. Gli studi clinici saranno avviati e gestiti da Excision BioTherapeutics Inc., che è stato uno dei principali collaboratori della Temple University nello sviluppo di sistemi basati su CRISPR per il trattamento dell’Hiv.
Redazione Nurse Times
- Giornata internazionale dell’infermiere: Opi Roma in piazza per dialogare con i cittadini
- Mamme in corsia: tra maternità e turni. Le donne della sanità non si fermano mai
- Cerignola, medico accusa: “Mi hanno messo benzodiazepine nel cibo. Ho sporto denuncia per avvelenamento”
- Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo: concorso per un posto da infermiere
- Corso Ecm (4 crediti) Fad gratuito per infermieri: “Patologia vulvare”
Lascia un commento