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Guarigione delle ferite: possibile svolta dall’ingegneria biomedica

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Guarigione delle ferite: possibile svolta dall'ingegneria biomedica
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Uno studio pubblicato su Science Translational Medicine presenta un’innovazione di ingegneria biomedica con il potenziale di trasformare la cura dei traumi e le pratiche chirurgiche. Gli autori hanno progettato particelle simili alle piastrine in grado di viaggiare attraverso il flusso sanguigno e poi raggiungere il sito del danno tissutale, dove aumentano il processo di coagulazione e quindi supportano la successiva guarigione delle ferite.

“Questo lavoro rappresenta un momento cruciale nell’ingegneria biomedica, mostrando il potenziale traslazionale tangibile delle particelle simili alle piastrine“, ha osservato il professor L. Andrew Lyon, tra gli autori dello studio.

Nei modelli di topo e di maiale che hanno ricevuto trasfusioni di piastrine e trasfusioni di piastrine sintetiche i tassi di guarigione delle ferite erano comparabili. Entrambi i gruppi hanno ottenuto risultati migliori rispetto agli animali che non hanno ricevuto nessuna delle due trasfusioni.

Uno dei risultati più significativi dello studio è che queste particelle possono essere escrete per via renale, presentando una svolta nei percorsi di eliminazione associati ai biomateriali sintetici iniettabili. Il notevole profilo di sicurezza dimostrato rende lo studio affidabile ed efficace nelle ferite da trauma e negli interventi chirurgici.

Abstract dell’articolo pubblicato su Science Translational Medicine

Redazione Nurse Times

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