Egregio Direttore,
C’è un’unica sorpresa nell’uovo di Pasqua: gli Oss non vengono premiati con la medaglia d’oro, non hanno rischiato la loro vita nella pandemia, non sono morti i loro colleghi, non si sono contagiati, non rischiano tutti i giorni la loro salute? Vengono considerati una manovalanza a costo zero, gli stessi sindacati sono silenti e pongono per gli oss carichi di lavoro senza un degno riconoscimento economico. La Fnopi propone una nuova figura negando qualsiasi confronto con la nostra federazione oss.
La Commissione nominata dal Ministro Schillaci ha fatto uno “sfregio” per questa professione, i politici silenziosi non fanno nulla per richiamare il Ministro della Sanità nella mancata stima e rispetto da parte del Governo e dello Stato nel non riconoscere l’onorificenza concessa dal Presidente della Repubblica anche agli operatori socio sanitari.
A nostro avviso dovrebbe esserci una manifestazione di stima e rispetto da parte dello Stato attraverso l’onorificenza concessa dal Presidente della Repubblica anche agli operatori socio sanitari. Una professione che con impegno ha lavorato in trincea con scarpe di cartone, senza armi, ma con spirito del dovere verso uno Stato che ha avuto bisogno di questi operatori, invece viene, tralasciata, ignorata con occultamento della figura, negando l’esistenza di oltre 350 mila oss.
L’evoluzione della professione oss è decisa dai sindacati, dalle regioni e dalla Fnopi, verrà ingessata e gli oss saranno considerati manovalanza. Ci auguriamo che la categoria oss possa trovare coraggiose scelte attraverso gli Stati Generali per risolvere la grave crisi di sostenibilità della Professione che, lentamente ma inesorabilmente, sta perdendo il diritto costituzionale di essere un professionista.
Un diritto fondamentale che, si sta trasformando come forza lavoro a basso costo e zero considerazione.
Bisogna pensare che c’è la necessita e l’urgenza di costruire un registro nazionale; è ormai scaduto il tempo della “manutenzione ordinaria ed è urgente agire per ripristinare i principi di uguaglianza, equità e universalismo nel sistema salute.
#SalviamolaProfessioneoss
Gli Stati Generali della professione continuerà a battersi per difendere i diritti di tutti gli oss costruendo un registro nazionale perché, la professione oss è come la salute: ti accorgi che esiste solo quando l’hai perduta.
Il 20 aprile saremo in Sardegna per dare voce alla Professione oss.
Abbiamo scritto al Presidente della Repubblica, al Ministro della Salute ricordandoGli che hanno dimenticato l’essenziale ruolo degli Oss, dimenticarli in questo elogio è uno “sfregio” per l’intera professione, per tutti i cittadini fragili che sono morti nelle loro braccia, per tutti quei cittadini che li hanno ringraziati per averli sostenuti nella pandemia, per tutti i loro colleghi morti nel svolgere il proprio dovere, ma soprattutto viene a mancare stima e rispetto da parte dello Stato nel non riconoscere l’onorificenza a questi operatori importanti nell’assistenza; oggi dopo aver combattuto in prima linea la pandemia sopperiscono alla carenza infermieristica con tutti i rischi connessi con abuso di professione.
Ci rivolgiamo ai colleghi oss che è importante, e che puoi contare sull’indipendenza e rigore degli Stati Generali della professione oss: scegli di essere al nostro fianco, costruisci il registro nazionale dell’oss per diventare un collegio, non girarti dall’altra parte, sostieni la tua professione, sostieni il registro nazionale dell’oss.
Il taem degli Stati Generali: Rizzato Simone – Loredana Peretto – Angelo Minghetti
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