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Gli OPI BAT, Brindisi e Taranto ricorrono al TAR contro la delibera pugliese: «Non si possono sostituire gli infermieri con gli OSS»

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I Consigli Direttivi degli Ordini denunciano il grave arretramento della qualità dell’assistenza nelle RSA, annunciano il ricorso e chiedono il ritiro immediato dell’atto della Giunta regionale.

Barletta / Brindisi / Taranto, 13/11/2025 — Gli Ordini delle Professioni Infermieristiche delle province di Barletta-Andria-Trani, Brindisi e Taranto dichiarano con fermezza la propria opposizione alla Delibera della Giunta Regionale della Puglia n. 1328 del 22 settembre 2025, che autorizza — fino al 31 dicembre 2025 — la possibilità, nelle RSA per persone non autosufficienti, di sostituire fino al 50% del personale infermieristico con operatori socio-sanitari (OSS).  

«La salute dei cittadini fragili non può essere oggetto di sperimentazioni organizzative che riducono gli standard di sicurezza — dichiarano i Presidenti OPI di BAT. Brindisi e Taranto —. L’assistenza infermieristica è un atto sanitario complesso e responsabile: non è surrogabile da figure di supporto che svolgono un ruolo diverso e complementare».  

I Consigli Direttivi territoriali ritengono che la Delibera n. 1328 ponga questioni giuridiche e di tutela della salute pubblica, in quanto:
  • ​​individua una deroga pratica alla composizione minima del personale sanitario nelle strutture residenziali, incidendo su funzioni e responsabilità che la normativa nazionale riserva alla figura dell’infermiere (profilo professionale definito dal D.M. 14 settembre 1994, n. 739).  
  • può confliggere con la disciplina di settore (tra cui la Legge 10 agosto 2000, n. 251, che definisce le professioni sanitarie e la loro autonomia) e con i principi generali di tutela della sicurezza delle cure e della continuità assistenziale.  

Per tali ragioni, gli Ordini evidenziano come la misura ponga un rischio concreto di compressione di competenze professionali tutelate dalla normativa statale e dal codice deontologico, con possibili profili di illegittimità amministrativa e pregiudizio per la tutela della salute dei pazienti.

Gli OPI BAT, Brindisi e Taranto:
  1. ​Si costituiscono a tutela della professione e della sicurezza delle cure, avviando le necessarie iniziative — anche in sede giurisdizionale — per impugnare la Delibera n. 1328/2025 qualora non venga ritirata. 
  2. Richiedono formalmente il ritiro immediato della delibera e l’apertura di un tavolo di confronto istituzionale con la Regione Puglia, le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali, con la partecipazione obbligatoria degli Ordini territoriali e della Federazione Nazionale degli OPI.  
  3. Chiedono misure alternative e sostenibili per affrontare la carenza di infermieri: piani di reclutamento concertati, incentivi alla stabilizzazione dei professionisti, percorsi formativi e programmi di mobilità regionale e nazionale, evitandosi scorciatoie che compromettano la qualità dell’assistenza.
Richiami normativi e principi di tutela

Gli Ordini sottolineano che il profilo e le competenze dell’infermiere sono fissati da normativa statale (D.M. 14/09/1994, n. 739 e successive disposizioni di riordino delle professioni sanitarie) e che la loro compressione non può essere decisa unilateralmente senza adeguata copertura normativa e senza verifiche di impatto sulla qualità delle cure e sui livelli essenziali di assistenza.  

Gli OPI BAT, Brindisi e Taranto lanciano un appello alla Presidenza e agli Assessori regionali competenti affinché venga revocata immediatamente la Delibera n. 1328/2025, e chiedono di avviare un confronto tecnico-politico che tuteli la sicurezza dei pazienti e la professionalità degli operatori sanitari. Gli Ordini invitano inoltre i cittadini, le famiglie e le associazioni a vigilare e a sostenere ogni azione a tutela dei diritti alla salute delle persone più fragili.

Redazione NurseTimes

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