Il glaucoma rappresenta la prima causa di cecità irreversibile nel mondo e deve questo suo triste primato alla propria natura di patologia “silente”, tanto da essere definito il “ladro silenzioso della vista”. In Italia si stima siano presenti ben 1.000.000 di persone affette da glaucoma, e la metà non è a conoscenza della propria patologia.
“L’unico metodo per far diagnosi di glaucoma – fanno sapere gli oculisti AIMO – è quello di sottoporsi a visita oculistica completa e, eventualmente, approfondire la propria situazione con esame specialistici quali l’esame del campo visivo computerizzato e lo studio della struttura del nervo ottico e delle cellule ganglionari mediante OCT”.
La diagnosi precoce della patologia consente di mettere in atto la terapia che ne rallenti significativamente la progressione senza alterare la qualità della vita.
“Le opzioni di terapia attuabili-spiegano gli esperti e referenti di AIMO, i dottori Stefano Baiocchi e Lorenzo Galli – si avvalgono di farmaci topici (colliri) e di differenti laser da impiegare come prima linea e di una serie di interventi chirurgici di aggressività e capacità ipotonizzante di grado diverso tale da poter adeguare l’intervento ad ogni singolo caso”.
Intanto l’Associazione Italiana dei Medici Oculisti, in accordo con la SIGLA (Società Italiana GLAucoma) e unitamente a SISO (Società Italiana delle Scienze Oftalmologiche), raccomanda a “tutte le persone in età superiore ai 40 anni non affette da patologie oculari note ed a maggior ragione a familiari di persone affette da tale grave patologia, di aderire alla campagna di screening e di prendersi cura della propria salute oculare con periodiche valutazioni oftalmologiche al fine di anticipare quanto più possibile la diagnosi e limitare i danni irreversibili legati ad una tardiva scoperta della malattia”.
Nell’ambito della campagna di prevenzione della patologia glaucomatosa, fanno sapere infine gli oculisti, durante la Settimana mondiale del glaucoma, che si terrà dal 6 al 13 marzo 2024, si svolgeranno in moltissimi presidi ospedalieri italiani e in strutture dislocate sul territorio delle valutazioni di screening e verranno tenute manifestazioni a scopo informativo sulla malattia.
L’associazione
L’AIMO, nata a Roma nel 2010, è un’associazione che riunisce circa 1.500 iscritti tra oculisti e medici specializzandi in oculistica che esercitano la professione in Italia a qualunque categoria appartengano: universitari, ospedalieri, convenzionati, specialisti ambulatoriali e libero professionisti. Tutte le categorie sono rappresentate nel consiglio direttivo. L’AIMO è iscritta nel Registro delle persone giuridiche ai sensi del D.P.R. 10 febbraio 2000, n. 361.
L’Associazione non ha scopo di lucro e si prefigge soprattutto di tutelare la figura morale e professionale del medico oculista in un’ottica di trasparenza, coinvolgimento dei soci e contenimento dei costi. In particolare, l’AIMO si prefigge di promuovere l’aggiornamento scientifico-professionale, di favorire il collegamento di tutti i medici oculisti ovunque esercitino la professione, di promuovere e affiancare ogni iniziativa per il miglioramento delle condizioni di carriera, giuridiche e culturali dei medici oculisti.
Redazione Nurse Times
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