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Giornata del malato oncologico (17 maggio), Fnomceo sostiene il documento della Favo

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Giornata del malato oncologico (17 maggio), Fnomceo sostiene il documento della Favo
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Tra i sottoscrittori figura anche la Fnopi. Filippo Anelli: “Ne condividiamo i contenuti”.

In occasione della XV Giornata del malato oncologico (domenica 17 maggio) la Favo, in rappresentanza di 500 associazioni di volontariato, ha promosso un documento programmatico per affrontare la cosiddetta fase 2 (vedi allegato), sottoscritto anche da Fnopi (infermieri), Aiom (oncologi), Airo (radioterapisti), Sico (chirurghi) e Sipo (psico-oncologi).

Diverse le questioni toccate: potenziamento della telemedicina, delle cure territoriali e dell’assistenza domiciliare; incremento del numero di interventi chirurgici; aggiornamento del parco tecnologico nazionale degli apparecchi di radioterapia; riattivazione urgente di tutti i programmi di screening; eliminazione degli ostacoli burocratici per ottenere le tutele sociali ed effettiva realizzazione delle Reti oncologiche regionali, con investimenti importanti nella medicina di precisione.

Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e dontoiatri) ha annunciato che esaminerà oggi il documento. “Sin da ora – anticipa il presidente Filippo Anelline condividimo e ne sostieniamo i contenuti. Anche nella situazione emergenziale dovuta al Covid-19 è infatti fondamentale l’aderenza alle terapie oncologiche e alle attività diagnostiche”.

“In questa fase – continua Anelli – vanno potenziate le attività di telemedicina, che pure non possono sostituire in toto le visite, e l’assistenza domiciliare. Va implementata la medicina del territorio, con l’introduzione delle equipe composte da medico di medicina generale e infermiere di famiglia, e ampliato il sistema di cure palliative domiciliari. Vanno abbattuti i passaggi burocratici per la prescrizione dei farmaci sul territorio. Vanno protetti i pazienti oncologici, in quanto lavoratori fragili, messi a rischio dal Covid-19. Vanno garantiti infine percorsi sicuri per diagnosi e terapie”.

Concludendo: “È dovere dei medici sostenere i pazienti oncologici, garantendo, soprattutto in questo momento, la continuità delle cure. Un grazie a Favo e a tutte le associazioni di volontariato per l’opera meritoria che svolgono e che continuano a svolgere anche in tempo di pandemia”.

Redazione Nurse Times

ALLEGATO: Documento Favo

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