Importanti sintomi di intossicazione alimentare da domenica scorsa per 114 ospiti (su 173 totali) di quattro Rsa di Firenze, tre dei quali sono morti. L’Asl Toscana Centro ha aperto un’indagine epidemiologica riguardo a un focolaio di gastroenterite partito dal centro di cottura della Rsa di Monsavano, a Pelago (Firenze), in Val di Sieve. E’ una struttura che fa capo a Sereni Orizzonti spa e il suo centro di cottura ne serve altre, gestite dalla medesima organizzazione privata, che opera in convenzione con Asl e Regione. Le altre Rsa sono la Dicomano, nel medesimo paese, e due a Firenze, la Rsa Arcolaio e la Rsa Desiderio da Settignano. Sulla vicenda indagano anche i carabinieri del Nas.
I sintomi sono insorti la serata di domenica 9 febbraio, colpendo anziani in età molto avanzata e con una larga fragilità. Le ambulanze hanno iniziato i trasporti dei casi più gravi ai pronto soccorso degli ospedali fiorentini, dove l’emergenza si è manifestata per prima. Chi ce la faceva è stato curato nelle Rsa dal personale medico e sanitario disponibile. Ma diversi anziani sono stati portati al pronto soccorso e in prevalenza sono stati dimessi.
I tecnici dell’Asl, che ipotizzano una “tossinfezione alimentare”, hanno campionato quattro alimenti reperibili (passato di carote, verdure, coniglio e patate, pizza), consumati nelle Rsa domenica sera e già sottoposti ad analisi microbiologiche. Inoltre hanno acquisito documenti e materiali, anche riguardo alle forniture esterne di alimenti alle cucine, come surgelati e prodotti a scadenza. Ad ora, fanno sapere dall’Asl, “sono già state riscontrate alcune criticità tali da motivare l’adozione di un provvedimento di sospensione temporanea dell’attività di produzione pasti”.
Il centro di cottura a Pelago è stato chiuso. Sereni Orizzonti spa spiega di aver incaricato per “ogni verifica un perito biologo”, rivendicando che “tutte le procedure Haccp sono state correttamente seguite” e che “il nostro personale, che opera da molto tempo nel centro cottura, è in possesso di tutti i titoli e della formazione necessari”. Inoltre “le analisi microbiologiche sulla cucina e sul cibo, da noi svolte un mese fa a Pelago, non avevano rilevato la presenza di alcuna anomalia”.
Sereni Orizzonti afferma che “gli anziani ricoverati in ospedale sono tutti rientrati nelle nostre residenze toscane” e resta “in attesa di conoscere le effettive cause che allo stato attuale non sono state accertate” per spiegare la gastroenterite, aggiungendo che “abbiamo da subito garantito il massimo supporto e la massima collaborazione a tutte le autorità competenti”.
L’Asl, per sapere che alimenti avessero ingerito, non ha potuto parlare con i pazienti, piegati in due dal dolore e in parte non autosufficienti. Così le informazioni sono state reperite dal personale sanitario delle Rsa. Intanto la Procura di Firenze ha aperto un fascicolo sul decesso dei tre anziani. Le ipotesi di reato sono adulterazione o commercio colposo di sostanze alimentari e omicidio colposo. La pm Benedetta Foti, inoltre, ha disposto anche l’autopsia sulla salma di una delle vittime. Anche per le altre due le famiglie chiedono che sia eseguita l’autopsia. Richiesta che sembrerebbe appoggiata dalla stessa pm.
Redazione Nurse Times
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