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Fials Emilia-Romagna lancia l’allarme sulla sanità e annuncia una singolare protesta: in tenda h24 fuori dagli ospedali

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Fials Emilia-Romagna lancia l'allarme sulla sanità e annuncia una singolare protesta: in tenda h24 fuori dagli ospedali
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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del sindacato Fials Emilia-Romagna.

La Fials dell’Emilia-Romagna lancia l’allarme sulle condizioni disastrose della sanità emiliano-romagnola e scende in campo per una protesta estrema quanto singolare: in tenda h24 fuori gli ospedali della regione.

Il sindacato è pronto a piazzare, letteralmente, le tende fuori gli ospedali della regione Emilia-Romagna per denunciare le condizioni in cui i lavoratori si trovano a operare quotidianamente. Il personale è seppellito dai carichi di lavoro, non riesce ad andare in ferie e percepisce stipendi da fame. Questa la denuncia del segretario regionale Fials Emilia-Romagna, Alfredo Sepe (foto), che sarà presente in prima linea, in tenda insieme ai delegati della Fials regionale.

La questione stipendi in Emilia-Romagna

La pessima contrattazione integrativa in Emilia-Romagna, quella aziendale che si svolge tra sindacati e aziende, è responsabile degli stipendi da fame che percepiscono i professionisti dalla sanità emiliano-romagnola. Le aziende, per non assumere, spendono milioni di euro per pagare il lavoro straordinario, risorse che potrebbero essere utilizzate per aumentare il salario accessorio dei lavoratori.

Il salario accessorio (fasce, progetti, incentivi) rappresenta circa il 30% dell’intera retribuzione media di lavoratori e lavoratrici: una buona contrattazione integrativa potrebbe aumentare gli stipendi del personale sanitario in Emilia-Romagna di circa 200 euro al mese, tagliando appunto sulle spese “inutili”, come milioni di euro sullo straordinario e sugli incarichi.

La tenda della protesta

Per protestare contro il sistema sanità dell’Emilia-Romagna le tende della Fials saranno piazzate fuori ogni ospedale della Regione. Il sindacato, infatti, chiede all’assessorato di pagare gli incentivi e le indennità ai professionisti della sanità emiliano-romagnola.

Ma al centro delle richieste del sindacato ci sono anche i vertici delle direzioni generali delle aziende del Ssr, che dovrebbero assumere personale e lasciare le risorse deputate alla contrattazione integrativa per incentivare economicamente il personale, che non può e non deve aspettare i rinnovi dei contratti collettivi nazionali per vedersi un aumento di stipendio.

L’attacco di Sepe al sistema

“Se le condizioni economiche e lavorative di lavoratori e lavoratrici in Emilia-Romagna sono cosi disastrose, la colpa è dei sindacati collusi, che appoggiano le politiche disfattiste delle aziende sanitarie e dell’assessorato. Sindacati ideologici e politicizzati, complici e colpevoli di un sistema marcio che sta devastando i professionisti della sanità in Emilia-Romagna”.

Redazione Nurse Times

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