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Esclusa da un concorso pubblico perché ex paziente oncologica

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Esclusa da un concorso pubblico perché ex paziente oncologica: una storia di discriminazione
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Nel cuore della Campania, a Caserta, una giovane psicologa di nome Lucia Palermo ha affrontato una battaglia che ha suscitato l’attenzione di tutta l’Italia. La sua storia, raccontata dal popolare programma “Le Iene”, mette in luce la lotta per il diritto all’oblio oncologico e l’eliminazione delle discriminazioni nei concorsi pubblici.

Lucia Palermo, 32 anni, aveva tutto il talento e la preparazione necessari per intraprendere una carriera nella Guardia di Finanza. Laureata in psicologia con il massimo dei voti e in possesso di un Master, sembrava pronta per affrontare una nuova sfida professionale. Tuttavia, il suo passato come ex paziente oncologica le ha creato ostacoli insormontabili.

Non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi discriminata proprio a causa della sua malattia, ma è esattamente ciò che è accaduto.

Nonostante la sua determinazione e il successo nel superare la patologia, le leggi attuali hanno impedito a Lucia di realizzare il suo sogno di lavorare nella Guardia di Finanza. La commissione del concorso ha bloccato la sua candidatura a causa della sua precedente malattia.

Lucia Palermo aveva scoperto il tumore durante una doccia quotidiana, notando una piccola smagliatura sul seno destro. Da lì è iniziato un percorso difficile fatto di esami, operazioni, chemioterapia, radioterapia e terapie ormonali. Nonostante le avversità, ha combattuto con determinazione e ha vinto la sua battaglia contro il cancro. Aveva raggiunto il punto in cui poteva dire di aver superato la malattia e poter continuare la sua vita.

Dopo due anni dalla fine delle terapie preventive, Lucia aveva deciso di partecipare al concorso per diventare psicologa nella Guardia di Finanza.

Aveva superato tutte le prove, comprese le visite mediche, ma si era trovata nuovamente discriminata per la patologia che aveva affrontato. Questa volta, non si sentiva valutata per le sue capacità o il suo bagaglio personale, ma solo per una malattia che ormai aveva superato.

La storia di Lucia ha messo in evidenza la necessità di riconsiderare le leggi e le normative che discriminano gli ex pazienti oncologici nei concorsi pubblici. In Parlamento, si stava discutendo di una nuova proposta di legge sul diritto all’oblio oncologico, che avrebbe consentito alle persone di non dover dichiarare di aver avuto un tumore. Questa iniziativa è stata sostenuta dal Ministro del Lavoro, Marina Calderone, che ha sottolineato che il lavoro non dovrebbe essere un elemento di discriminazione ma di unione.

L’inviata di “Le Iene”, Roberta Rei, ha anche rivolto la questione al Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, Eugenia Roccella, e al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, il cui dicastero è direttamente collegato alla Guardia di Finanza.

La speranza è che queste iniziative possano contribuire a garantire un trattamento più equo per le persone che hanno superato il cancro e desiderano continuare a condurre una vita normale e lavorativa.

Lucia Palermo ha iniziato una nuova battaglia per aiutare chi verrà dopo di lei a non vivere la stessa ingiustizia. La sua determinazione e la sua testimonianza hanno sollevato importanti questioni sul diritto all’oblio oncologico e l’uguaglianza nei concorsi pubblici, sperando che un cambiamento positivo sia in arrivo per tutti gli ex pazienti oncologici che aspirano a una vita e a una carriera senza discriminazioni.

Redazione Nurse Times

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