Riceviamo la riflessione di Emanuela Taddei, infermiera sull’anno appena trascorso, iniziando dal V DAY giorno in cui inizia ufficialmente la campagna vaccinale anti-Sars-CoV-2
Rileggo i post di un anno fa (Facebook me li rammenta)
Ricordo l’emozione, la gioia e un pò di paura. Ricordo la preoccupazione per i miei genitori, perché in Lombardia, a causa della disorganizzazione leghista, non vaccinavano così celermente come nelle altre regioni.
Leggendo il Piano Vaccinale mi sentivo una privilegiata, perché noi sanitari eravamo al primo posto.
Poi nel 2021 sono arrivati i risultati INAIL: “Gli infermieri sono in assoluto i lavoratori che detengono il primato di mortalità e di infortuni sul luogo di lavoro”.
GENNAIO: medici, infermieri, operatori sociosanitari, degenti nelle Rsa e ultra80enni |
FEBBRAIO: medici, infermieri, operatori sociosanitari, degenti nelle Rsa e ultra80enni |
MARZO: medici, infermieri, operatori sociosanitari, degenti nelle Rsa e ultra80enni |
APRILE: pazienti con patologie croniche a rischio e immunodeficienza, personale scolastico a rischio e over 60 |
MAGGIO: pazienti con patologie c he a rischio e immunodeficienza, personale scolastico a rischio e over 60 |
GIUGNO: pazienti con patologie croniche a rischio e immunodeficienza, personale scolastico a rischio e over 60 |
LUGLIO: completamento del personale scolastico, persone con patologie croniche a medio rischio, lavoratori delle forze dell’ordine |
AGOSTO: completamento del personale scolastico, persone con patologie croniche a medio rischio, lavoratori delle forze dell’ordine |
SETTEMBRE: completamento del personale scolastico, persone con patologie croniche a medio rischio, lavoratori delle forze dell’ordine |
OTTOBRE: completamento della copertura vaccinale sul resto della popolazione senza vincoli di età né di condizioni di salute |
NOVEMBRE: completamento della copertura vaccinale sul resto della popolazione senza vincoli di età né di condizioni di salute |
DICEMBRE: completamento della copertura vaccinale sul resto della popolazione senza vincoli di età né di condizioni di salute |
Poi sono arrivati i no vax (e non solo), gli arrabbiati, i delusi, i violenti…
E la vaccinazione è diventato l’argomento a cui aggrapparsi per stigmatizzare i sanitari.
E così sono iniziati gli insulti in ospedale e fuori dall’ospedale, le violenze fisiche e verbali, gli assalti ai pronto soccorso, gli atti vandalici alle ambulanze e alle auto private dei sanitari, lo sfregio sui muri.
Nel 2021 al G20 ci hanno applaudito ed ogni battito di mani in realtà era un insulto: ci hanno mandati al macello senza risorse, senza personale, senza protezioni.
Per ringraziarci ci hanno rinnovato il contratto: 10€ lordi al mese, ci hanno detto di aspettare, perché noi infermieri non eravamo la priorità, persino il nostro Ordine ci ha insultato con il proprio silenzio e per ringraziarci ha aumentato la quota annuale di iscrizione all’Albo.
E in tutto questo gioco al massacro, in questa guerra di pro vax e no vax, noi sanitari siamo nel mezzo, a prendere botte a destra e a sinistra, perché nessuno è contento e noi siamo il capro espiatorio ideale.
Oggi 28 dicembre 2021 la quarta ondata sta investendo il nostro paese, ma gli ospedali non sono pronti, nonostante i proclami dei vari politici di turno.
Manca personale! Come sempre!
Manca e chi è rimasto, dopo le sospensioni dei no vax e le numerose dimissioni volontarie, è stremato, deluso, rassegnato e nel contempo arrabbiato.
La quarta ondata non finirà bene, per nessuno!
Emanuela Taddei
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