Valentina Ercolani è l’infermiera che ha guidato il parto in diretta telefonica. E’ anche assessore alla Cultura del Comune di Citerna (Perugia).
La vicenda risale allo scorso 21 settembre, ma è emersa a livello di cronaca soltanto in questi giorni. E’ la storia a lieto fine di Sofia, bimba nata in auto metre i genitori si recavano all’ospedale La Gruccia di Montevarchi (Arezzo). Fondamentale, perché tutto filasse liscio, il supporto telefonico della Centrale 118 di Arezzo che ha guidato telefonicamente la mamma 27enne e suo marito durante quei concitati momenti.

Merito, in particolare, di Valentina Ercolani, assessore alla Cultura del Comune di Citerna (Perugia), ma soprattutto infermiera del 118 di Arezzo, dove lavora da un anno e mezzo. E’ stata lei a fornire assistenza fino all’arrivo della famiglia in ospedale, dove ad attenderla c’era già l’equipaggio dell’auto infermieristica, insieme al personale del Pronto soccorso, che ha prestato le prime cure.
“Una delle esperienze più travolgenti dal punto di vista emotivo che mi è capitato di vivere nel lavoro: non la dimenticherò – spiega Valentina, contattata da La Nazione -. Spero di poter incontrare un giorno questa coppia di genitori e la loro piccola Sofia”.
Ed è la stessa infermiera a raccontare l’accaduto: “Nel cuore della notte, intorno alle 5:30, arriva in centrale la telefonata di un uomo che segnala l’imminente parto della moglie, una donna di 27, già madre di tre figli. Inizialmente non immaginavo che la bimba stesse per nascere: il marito era tranquillo e si stava dirigendo al Pronto soccorso dell’ospedale La Gruccia. Ma mentre lui guidava la moglie ha iniziato a sentire contrazioni più forti e molto ravvicinate, l’impellenza di spingere. Allora ho pensato che, essendo al quarto parto, tutto potesse avvenire più velocemente”.
Prosegue l’infermiera: “A quel punto abbiamo consigliato di proseguire il tragitto verso la struttura sanitaria, ma mentre il marito guidava la donna ha partorito la figlia. Le abbiamo fornito al telefono consigli sulle prime manovre: mettere la figlia sul petto, coprirla e sollecitarla. Poco dopo sono arrivati all’ospedale. Mamma e figlia erano in buone condizioni di salute. La piccola Sofia, di 3 chili e 900 grammi, è risultata avere un ottimo indice di Apgar, che valuta le condizioni del neonato, con tanta felicità da parte mia e di tutta la centrale del 118”.
Conclude Valentina: “Era la prima volta che ricevevo una chiamata così. Dobbiamo sempre cercare di creare la giusta empatia ed entrare in fiducia con la persona che chiama, la quale, a sua volta, si deve lasciar guidare dai nostri consigli. Con la nascita di Sofia, sia io che i miei colleghi di turno abbiamo provato una bellissima gratificazione professionale”.
Redazione Nurse Times
Fonte: La Nazione
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