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IPASVI e FNOMCeO, differenti strategie comunicative per arrivare al cittadino

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Sono partite da circa un mese le campagne pubblicitarie IPASVI e FNOMCeO a suon di hashtag e spot pubblicitari per valorizzare e promuovere le rispettive figure professionali, ma effettivamente cosa sta succedendo alla società? 

Dopo gli ultimi tragici eventi di cronaca che si sono trasformati in talk mediatici che hanno coinvolto la figura infermieristica in negativo, dopo la chiusura medica sul comma 566, la Federazione Nazionale IPASVI lancia la campagna #professioneinfermiere per diffondere tra la popolazione la conoscenza sulle sue attività e sulla professionalità degli infermieri e fare in modo che siano confusi il meno possibile con altre figure professionali, come spesso accade oggi, associando le attività che svolgono con il reale miglioramento dello stato di salute del cittadino.

Il concetto chiave alla base della campagna è: “L’infermiere è colui che si prende cura di te, in ogni momento della vita in cui la salute ti abbandona. Con competenze e professionalità uniche, specifiche, insostituibili”.

Campagna pubblicitaria Ipasvi

Prendendo spunto dallo slogan lanciato lo scorso 12 maggio, in occasione della giornata internazionale dell’infermiere : “La salute mi aveva abbandonato. Gli infermieri mai”, dal 20 giugno e fino a primi giorni del mese di luglio, andranno in onda 2500 spot radio su 43 emittenti locali e nazionali  e verrà pubblicato un comunicato stampa su testate nazionali e free pass (Il Messaggero, Leggo, Settimanale Mio), nel mese di ottobre saranno trasmessi circa 1088 spot televisivi di venti secondi, in onda su venti reti tv territoriali e nazionali e fino al mese di novembre sono previste uscite pubblicitarie via web e stampa e la diffusione di brochure sull’attività dell’infermiere e di una locandina multi soggetto.

Locandine, infografiche, banner e contenuti testuali per i portali e i social network, saranno anche gli strumenti di diffusione di una campagna di comunicazione su best practice scelte in ospedale, sul territorio e per l’emergenza. I risultati e gli effetti della campagna saranno poi illustrati pubblicamente in un evento conclusivo previsto proprio a fine novembre.

La Presidente, Barbara Mangiacavalli, spiega: “Abbiamo cercato di distinguere la presenza sui media legata a necessità purtroppo contingenti a fatti di cronaca che in realtà, spesso, non avrebbero nemmeno dovuto coinvolgerci, con una necessaria e auspicabile presenza per far capire alle persone chi è e cosa fa l’infermiere oggi. Il tutto senza cercare di attirare l’attenzione ricorrendo ad atti, spesso anche plateali, che si trasformano in un boomerang dal punto di vista dell’immagine – e per l’assistenza – tra i cittadini, che invece hanno bisogno di essere rassicurati, parlando loro di chi e di ciò su cui possono contare davvero per difendere la propria salute”.

Colpisce positivamente questa iniziativa della Federazione, questa ritrovata esigenza di fare chiarezza sulla figura infermieristica, colpisce allo stesso modo la capacità di cogliere l’opportunità che i mezzi moderni di comunicazione offrono per poter arrivare a quanti più utenti possibili.

La FNOMCeO non rimane a guardare, infatti dallo scorso 20 maggio ha lanciato il suo progetto con l’hashtag #noiconvoi “per una sanità più sicura, più umana e più vicina al paziente”. E’ stata realizzata la traccia musicale col videoclip correlato, dal titolo “La cura di Te” a cura dei Medincanto, fruibile al seguente link www.youtube.com, che diventa strumento della campagna promozionale decisa dalla rappresentanza medica, con un messaggio finale chiaro “Non siamo angeli, non siamo eroi, non siamo infallibili, ma siamo sempre dalla vostra parte. #noiconvoi”.

Nel progetto, ideato e coordinato dall’Osservatorio Giovani Professionisti FNOMCeO, il medico è un protagonista centrale nel processo di cambiamento in atto del nostro sistema sanitario e la riflessione sull’evoluzione nei prossimi anni della sua figura è essenziale per permettere a questo professionista di giocare un ruolo strategico nel servizio alla società.

Sulla stessa lunghezza d’onda ha chiuso il suo intervento anche la Presidente, che ha raccontato l’aneddoto di un paziente triestino che, abituato a navigare, diceva che il suo medico, nella malattia, “vogava con lui”. “Ecco – ha concluso Roberta Chersevani -, noi dobbiamo sempre remare insieme ai nostri pazienti, per una sanità che sia veramente di tutti e per mettere in sicurezza il nostro Servizio Sanitario, oggi da più parti minacciato”.

“Non guarirai da tutte le malattie / ma sei un essere speciale / ed io / avrò cura di te”; questo refrain, parafrasando Franco Battiato, sintetizza la mission della Professione medica.

Una buona risposta mediatica quella posta in essere dalla Federazione Ipasvi, una nuova strategia comunicativa efficace e diretta, capace di arrivare al cittadino.

La sanità italiana cambia volto, ma non cambiano gli attori, medici e infermieri si contendono il futuro di questa sanità, i primi difendono a denti stretti una sanità medicocentrica diventata oramai insostenibile; gli infermieri aperti al futuro rivendicano spazi che altre organizzazioni sanitarie più evolute hanno già attualizzato…si sa però che in Italia le lobby hanno un loro potere radicato nella politica, che oggi appare ingessata e incapace di compiere quei passi coraggiosi che riporterebbero il cittadino al centro della sanità pubblica con i loro bisogni.

Gli infermieri si sono resi capaci di interpretare questi bisogni di salute, tracciando una via percorribile e sostenibile capace di far uscire questa sanità dalle sabbie mobili…e le rappresentanze dei medici questo lo sanno bene!

Recuperare il patto con i cittadini e combattere le lobby che puntano al conservatorismo, questi i due punti di svolta per una professione che rivendica a gran voce il suo ruolo di protagonista in questa sanità.

Il prossimo passo sarà scendere in piazza…noi siamo pronti, e i nostri rappresentanti?

Savino Petruzzelli
Giuseppe Papagni

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