Facendo seguito al nostro primo articolo (VEDI) in cui vi abbiamo parlato di ipnosi e comunicazione ipnotica, ci è sembrato del tutto naturale proseguire nel dare il nostro contributo alla diffusione di quante più informazioni possibili in nostro possesso riguardo l’impiego di questa disciplina nell’approccio infermieristico al paziente
Ecco che quindi Bice ed Io, Graziano Marchiori, abbiamo sentito forte l’esigenza di condividere un’esperienza di oramai nove anni circa di attività presso l’ospedale “Le Molinette” di Torino, e raccontarvi quello che anche voi potreste con enorme soddisfazione realizzare nelle vostre realtà ed ambiti professionali in cui operate.
L’ospedale Molinette ha fatto da apripista a questo nuovo modo di concepire l’assistenza infermieristica al paziente, che vi assicuro vi regalerà emozioni, soddisfazioni e senso di realizzazione professionale. Questo è quel che io e Bice proviamo quotidianamente: l’entusiasmo del primo giorno di lavoro, che spesso per il “bombardamento” di tutte le frustrazioni a cui siamo sottoposti in ambito lavorativo, col passare del tempo purtroppo tende ad affievolirsi.
Vogliamo oggi con questa pubblicazione cercare di farvi comprendere, le enormi potenzialità e opportunità che l’impiego della comunicazione ipnotica e dell’ipnosi offrono ai pazienti di cui ci prendiamo cura nel quotidiano, e anche a noi stessi. Vi invitiamo quindi a seguirci in questo viaggio…
Ipnosi clinica, comunicazione ipnotica…. Solo belle parole per riempirci la bocca o per seguire la moda del momento, o una realtà, una opportunità per noi infermieri (ma non solo) e soprattutto per il paziente?
Io, Bice Properzi e Graziano Marchiori, siamo infermieri da tanti anni, io diplomata nel 1980, Graziano nel 1986… già allora si parlava di individuo da curare nella sua totalità, di approccio olistico…. Ma ci siamo trovati spesso travolti dalla routine, dall’esigenza della quantità delle prestazioni erogate, piuttosto che della loro qualità.
Poi il “Mansionario”, croce e delizia della nostra professione (sì, alcune volte delizia, perché delimitava così bene le nostre competenze, ma ancor più palesava i nostri limiti) viene sostituito dal Codice deontologico, profilo professionale e noi infermieri scopriamo che i nostri ambiti d’azione sono davvero tanti.
La relazione rivendica il suo giusto posto, la sua importanza, fa capolino prima uno spiraglio di luce, poi l’illuminazione: la parola ipnosi con una connotazione completamente diversa da quella conosciuta, e infermieri che si avviavano al crepuscolo professionale trovano una nuova ragione di vita, con stimoli davvero inaspettati fino a poco tempo prima.
Si cominciano a muovere i primi passi in quella direzione, cercando qualcuno che abbia imparato qualcosa di ipnosi, e, stile carbonari, ci si comincia a trovare per raccontarsi successi, fallimenti, dubbi, difficoltà, esperienze per “rubare il mestiere” a quella più esperta tra noi…
Tutte le settimane, una dozzina di infermieri iniziano a trovarsi con regolarità e quello che era iniziato come un pomeriggio di condivisione diventa una “community of practice”.
Poco per volta si fa strada l’esigenza di formalizzare la nostra esistenza e così quel manipolo di 12 infermieri, con il sostegno dell’IPASVI, fonda ASIECI la prima Associazione Scientifica di Infermieri Esperti in Comunicazione Ipnotica.
Ma prima di tutto, qualche numero (non di quelli che diamo a fine turno…) per inquadrare il fenomeno, un flashback come nei migliori film.
La comunicazione ipnotica ha avuto il suo primo impatto all’ospedale Molinette di Torino (attuale P.O. della Città della Salute e della Scienza) nel 2007.
In quell’anno è stato condotto uno studio pilota allo scopo di valutarne l’efficacia su alcune donne (circa 50) con pregresso intervento chirurgico mammario.
All’origine c’era il problema che un certo numero di pazienti non si sottoponevano alle mammografie di F.U. dichiarando di non tollerare il dolore percepito in corso di esame.
Una infermiera esperta in comunicazione ipnotica propose loro l’uso di questa nuova tecnica, in modo che potessero effettuare l’esame in autoipnosi, con valutazione di ansia e dolore pre e post esame.
I risultati furono che l’ansia risultava ridotta di circa il 70% ed il dolore ridotto del 50% rispetto a precedenti esperienze.
Nell’anno successivo ci fu un altro studio, osservazionale, in alcune Unità Operative tra cui Terapia del Dolore e Cure Palliative Endoscopie, Emodinamica, Day Hospital Ematologico… Il 100% dei pazienti dichiarò di aver avuto un beneficio dall’uso della comunicazione ipnotica, con riduzione dei livelli di ansia e dolore sovrapponibile ai dati presenti in letteratura, la quasi totalità dichiarò che avrebbe ripetuto l’esame con la comunicazione ipnotica in alternativa all’uso di farmaci sedativi o analgesici.
Nell’anno 2013 sono stati eseguiti con questa modalità oltre 3000 endoscopie e più di 1000 broncoscopie, senza utilizzo di sedazione farmacologica.
Questo ha portato grandi vantaggi riducendo i tempi di osservazione post-procedura, e rendendo di fatto non più necessario l’uso di farmaci antagonisti del sedativo usato.
La comunicazione ipnotica e l’ipnosi clinica sono usate in molte altre unità operative, diventando un modo più efficace per assistere il paziente con le problematiche più varie: agofobia, medicazioni dolorose di lesioni difficili e ustioni, procedure interventistiche (endovascolari, stimolatori midollari, ablazioni cardiache, piccola chirurgia), gestione di pazienti con disabilità di varia natura.
È inoltre in corso con l’università uno studio randomizzato caso/controllo in cui l’ipnosi, anzi l’autoipnosi, è utilizzata in supporto alla terapia dietetica in grandi obesi, ed in cui, insieme al dott. Regaldo, sono proprio infermieri formati ad hoc che trattano con l’ipnosi i pazienti.
È doveroso ricordare che tutto ciò è iniziato grazie al COSD (Comitato aziendale Ospedale Senza Dolore), nell’ambito dei programmi il cui obiettivo è di ridurre l’intensità dell’ansia e del dolore periprocedurali.
Per ottenere questi risultati la formazione riveste, ovviamente, un ruolo fondamentale.
Nella A.O. Città della Salute e della Scienza il percorso formativo attuale parte da un corso aziendale di 3 giornate in cui si susseguono lezioni frontali (tenute da un medico ipnologo, uno psicologo e due infermiere esperte in comunicazione ipnotica) ed esercitazioni a piccoli gruppi (sotto l’occhio vigile di alcuni tutor)
Nelle realtà operative in cui è stato identificato un progetto di utilizzo ed applicazione è poi possibile attivare una formazione sul campo con un tirocinio tutorato per rafforzare le competenze acquisite in aula.
Attualmente questo tirocinio è in corso al Centro Grandi Ustionati dove la formazione ha già coinvolto numerosi operatori tra chirurghi, anestesisti , infermieri e fisioterapisti, con notevoli positive ricadute sulla gestione del paziente.
La parola d’ordine è empowerment, e sicuramente è il modo giusto per definire l’eliminazione dell’overtreatment in corso di balneazione facendo scoprire ai pazienti il proprio potere nella gestione e controllo del dolore e dell’ansia…
Perché la formazione sia davvero completa è però auspicabile frequentare corsi post-universitari, in modo da ampliare le conoscenze, acquisire maggiori competenze tecniche, essere in grado di affrontare problematiche diverse, e, non ultimo, conseguire un titolo riconosciuto.
Altri numeri?
Nella sola Azienda Molinette, dal 2008 ad oggi, sono stati formati circa 500 operatori con un percorso di base, mentre più di 20 professionisti hanno ottenuto il titolo di Operatore Sanitario Esperto in Comunicazione Ipnotica dopo un percorso di formazione specialistico; in ben 5 servizi dell’Azienda sono stati organizzati tirocini tutorati.
Sentiamo sempre di più la necessità di far conoscere questa nuova modalità assistenziale, e per questo è importante l’offerta di seminari divulgativi, di corsi formativi, di formazione continua, in un ambito in cui c’è ancora molto da imparare, scoprire, fare.
L’infermiere esperto in comunicazione aiuta il paziente, ma anche il collega, a scoprire ed utilizzare le proprie risorse, quell’unione corpo-mente con cui gestire e controllare il dolore ed altri problemi, in quell’ottica di empowerment che ci è così cara.
Rispetto al passato le opportunità per gli infermieri di frequentare scuole che formino in questo specifico ambito sono aumentate, non si tratta più di un territorio riservato esclusivamente a psicologi e psicoterapeuti. Fermo restando che ognuno deve operare nei limiti delle proprie competenze: io infermiere gestisco la mia relazione con il paziente avendo uno strumento in più, ma certo non faccio psicoterapia, così come non estraggo molari inclusi e non mi cimento in appendicectomie.
A questo proposito vorremmo spendere due parole per diffondere, grazie all’opportunità che NURSETIMES ci dà pubblicando i nostri articoli nel loro giornale, l’annuncio di una nuova nascita: IpnoMed “Accademia Italiana di Ipnosi medica Rapida”, la nuova scuola di Ipnosi offre un programma di formazione a tutte le figure professionali che operano in ambito Sanitario, infermieri, medici, psicologi, odontoiatri chirurghi ecc., con un programma didattico veramente innovativo che tra l’altro rilascerà crediti ECM e permetterà di ottenere un Attestato di conseguimento titolo ai partecipanti.
L’idea è nata qualche tempo fa durante uno dei corsi di tecniche d’induzione rapida d’ipnosi tenuto dal nostro Presidente della Scuola, il Dott. Giuseppe Regaldo, durante il quale ci siamo confrontati chiedendoci come poter dar vita a questo progetto offrendo un programma “ad personam” che permettesse ad ogni professionista sanitario, in base alle proprie conoscenze in materia, di scegliere il percorso didattico in cui inserirsi.
Altra peculiarità, oserei dire unica, è rappresentata dal linguaggio specifico “mirato” che verrà insegnato per poter operare nel proprio ambito lavorativo in base al propria professione. Potrete saperne di più collegandovi al sito: www.ipnomed.it
Quello che infine vorremmo aggiungere è che purtroppo per quel che riguarda la formazione rivolta agli infermieri, in italia siamo ancora alla preistoria rispetto ad altri paesi, ma questa scuola davvero costituisce quell’opportunità di crescita professionale, la chiave di volta per poter intraprendere un percorso formativo che vi potrà regalare enormi soddisfazioni in ambito lavorativo.
Io e Bice contiamo presto di vedervi numerosi e di darvi personalmente il benvenuto in questa meravigliosa avventura da intraprendere assieme che si chiama Comunicazione Ipnotica ed Ipnosi.
Bice Properzi, Coordinatore infermieristico A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino, Docente IpnoMed
Graziano Marchiori, Infermiere A.O. Padova, Socio cofondatore e Docente IpnoMed
Dott. Giuseppe Regaldo, Medico Chirurgo Specialista Ostetricia e Ginecologia Coordinatore Ostetricia e Sala Parto Ospedale Cirie’ (To) Presidente IpnoMed
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