Nella giornata odierna, presso l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche amministrazioni (ARAN), è stato sottoscritto l’accordo quadro, noto come Ccnq, volto a definire i comparti e le aree di contrattazione collettiva nazionale per il triennio 2022-24.
Il presidente di ARAN, Antonio Naddeo, ha annunciato con soddisfazione l’esito positivo di questa importante tappa, avvenuta al termine di una riunione che ha coinvolto rappresentanti delle organizzazioni e delle confederazioni sindacali. Con questa firma, si dà ufficialmente il via alla nuova fase contrattuale destinata al pubblico impiego.
“Con la firma di questo contratto tra ARAN e sindacati, si avvia, di fatto, la nuova tornata contrattuale per il pubblico impiego,” ha affermato il presidente Naddeo, sottolineando l’importanza di questo accordo per i dipendenti pubblici.
Questo rappresenta un segnale tangibile di attenzione nei confronti del personale, fornendo continuità rispetto ai contratti già firmati nel triennio 2019-21.
L’accordo quadro è il risultato di un processo negoziale che ha coinvolto le parti interessate, mirando a definire in modo chiaro e condiviso i comparti e le aree di contrattazione collettiva a livello nazionale. Questo rappresenta un passo significativo nel garantire condizioni di lavoro eque e adeguate per i dipendenti pubblici nei prossimi tre anni.
La firma di questo accordo non solo stabilisce le basi per la contrattazione collettiva, ma sottolinea anche l’importanza di un dialogo costruttivo tra ARAN e i sindacati, lavorando insieme per il bene del pubblico impiego.
Il cammino delineato da questo accordo rappresenta soltanto il primo passo di una serie di sviluppi che ora si affidano alle decisioni del Governo. Il Ministro Zangrillo ha confermato di aver redatto l’atto di indirizzo “madre”, attualmente in fase di valutazione presso il MEF. Gli sviluppi successivi vedranno l’emissione degli atti d’indirizzo da parte della Conferenza delle Regioni, seguiti dalle convocazioni dei sindacati nei vari comparti.
La fase di valutazione presso il MEF riveste un ruolo chiave nel determinare le direttive che guideranno le trattative future. L’attenzione si sposterà successivamente sugli atti d’indirizzo emanati dalla Conferenza delle Regioni, riflettendo il coinvolgimento delle istanze regionali in questo percorso.
Le convocazioni dei sindacati nei vari comparti rappresenteranno un momento chiave in cui le parti coinvolte potranno negoziare e definire gli aspetti specifici relativi a ciascun settore. Questa fase di dialogo sarà fondamentale per garantire un processo equo e ben bilanciato nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale.
Redazione Nurse Times
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