A Roma il Consiglio nazionale FNOPI (102 Ordini provinciali) approva bilancio e programma 2026; la ministra Bernini invia un videomessaggio e annuncia la revisione delle classi di laurea per adeguare la formazione alle esigenze del SSN.
La Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI) ha tenuto a Roma l’ultimo Consiglio nazionale del 2025, durante il quale l’assemblea composta dai presidenti dei 102 Ordini provinciali — rappresentanti di oltre 461mila iscritti all’Albo — ha approvato il bilancio di previsione e la relazione programmatica per il 2026. Queste decisioni segnano l’avvio di un nuovo ciclo operativo per la governance della professione infermieristica in Italia.
Tra i punti salienti, la conferma di una strategia di rafforzamento professionale degli infermieri e l’impegno a integrare formazione, ricerca e pratiche cliniche per rispondere alle sfide degli ospedali e del Servizio sanitario nazionale (SSN). Le parole d’ordine emerse sono “formazione”, “aggiornamento” e “valorizzazione della professione”.
Il videomessaggio della ministra Bernini: cosa ha detto
La ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha inaugurato i lavori con un videomessaggio in cui ha definito le professioni infermieristiche “il cuore, il volto e la prima voce del Servizio sanitario nazionale”. Bernini ha ribadito l’urgenza di una formazione “solida, aggiornata, moderna” e ha annunciato l’avvio di un profondo processo di revisione delle classi di laurea magistrale, svolto con il Consiglio universitario nazionale e il Ministero della Salute. Secondo la ministra, i decreti saranno ora all’attenzione delle commissioni parlamentari e l’obiettivo è avere la nuova offerta formativa operativa già dal prossimo anno.
Il punto del ministro della Salute Schillaci
Anche il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha partecipato ai lavori evidenziando che il percorso di crescita aperto davanti alla professione infermieristica è «ciò che gli infermieri, per il ruolo che ricoprono e per il lavoro che svolgono ogni giorno, meritano». Schillaci ha richiamato l’attenzione sulla necessità di politiche che rendano la professione più attrattiva e sostenibile per contrastare la carenza di personale e garantire qualità delle cure negli ospedali.
Perché la revisione delle classi di laurea è strategica
La revisione annunciata dalla ministra Bernini mira ad allineare i regolamenti didattici universitari alle competenze attese dal mercato del lavoro sanitario e dal SSN. In pratica, si lavorerà per:
- aggiornare i piani di studio in funzione delle competenze cliniche avanzate richieste dagli ospedali;
- rafforzare l’integrazione tra formazione universitaria e tirocini nelle strutture sanitarie;
- agevolare percorsi di accesso alla laurea magistrale e alla formazione continua degli infermieri.
Questi interventi sono mirati a migliorare la qualità delle cure e a dare agli infermieri strumenti concreti per rispondere alle sfide della medicina moderna (telemedicina, cronicità, gestione dei flussi ospedalieri).
Redazione NurseTimes
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