Leqvio, questo il nome commerciale del farmaco, è in grado di dimezzare i livelli di Ldl nel sangue, principale causa delle malattie cardiovascolari.
L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha dato il via libera alla rimborsabilità per Inclisiran, farmaco sviluppato da Novartis e indicato negli adulti con ipercolesterolemia primaria (eterozigote familiare e non familiare) o dislipidemia mista (condizioni caratterizzate da alti livelli di grassi nel sangue, incluso il colesterolo).
Leqvio, questo il suo nome commerciale, va assunto solo due volte l’anno ed è in grado di svolgere un efficace lavoro di pulizia del sangue, dimezzanado i livelli di colesterolo “cattivo”, principale causa delle malattie cardiovascolari, che ogni anno provocano 220mila vittime nel nostro Paese.
“Questa molecola – dichiara Pasquale Perrone Filardi, presidente eletto della Società italiana di cardiologia (Sic) – è capostipite di una nuova classe di farmaci altamente innovativi, che mirano direttamente alla radice della malattia aterosclerotica, piuttosto che ai suoi sintomi, grazie a un meccanismo d’azione che permette di ridurre i livelli di colesterolo Ldl o “cattivo” non solo in maniera efficace, ma anche sostenuta nel tempo”.
Inclisiran è innovativo nel suo meccanismo d’azione poiché rientra nella classe degli agenti terapeutici Rnai (Rna interference), farmaci che silenziano gli Rna messaggeri (mRna). Si tratta di un piccolo Rna interferente (siRna) a doppio filamento con un’elevata affinità per il fegato, all’interno del quale riduce i livelli di una proteina chiamata Pcsk9, coinvolta nel metabolismo del colesterolo. Questo meccanismo aumenta la capacità del fegato di assorbire il colesterolo Lld e porta, di conseguenza, a una riduzione dei livelli di colesterolo Ldl nel sangue.
E’ indicato in aggiunta alla dieta, in associazione a una statina o a una statina con altre terapie ipolipemizzanti orali, in pazienti non in grado di raggiungere gli obiettivi per l’Ldl-C con la dose massima tollerata di una statina. Oppure in monoterapia o in associazione ad altre terapie ipolipemizzanti in pazienti intolleranti alle statine o per i quali una statina è controindicata.
Dopo la prima iniezione, la dose successiva va somministrata a distanza di tre mesi, e in seguito ogni sei mesi. Il farmaco è prescrivibile dallo specialista e la sua somministrazione deve essere effettuata da un operatore sanitario.
Redazione Nurse Times
- Stipendi infermieri, l’Italia è messa male: differenza del 20% rispetto alla media europea
- Rinnovo Ccnl Sanità: il punto di Uil Fpl sulle trattative
- Indennità di specificità alle ostetriche, Nursing Up: “Bene l’apertura del Governo. Ora servono risorse dedicate”
- Manovra, Nursind: “Infermieri a bocca asciutta. Delusi dal Governo”
- Virus respiratorio sinciziale, un documento congiunto SIGG-SIMIT-SITI conferma efficacia e sicurezza del vaccino
Lascia un commento