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La dott.ssa Frau presenta la tesi di laurea “Vissuto e comportamento degli operatori sanitari dell’E.O. Galliera nei confronti dei pazienti LGBT+”

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La dott.ssa Frau presenta la tesi di laurea "Vissuto e comportamento degli operatori sanitari dell'E.O. Galliera nei confronti dei pazienti LGBT+"
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Nurse Times è l’unica testata giornalistica sanitaria italiana (Reg. Trib. Bari n. 4 del 31/03/2015) gestita da infermieri, diventata punto di riferimento per tutte le professioni sanitarie. Ogni pubblicazione sul nostro portale è spendibile nei concorsi e negli avvisi pubblici. Di seguito presentiamo la tesi della dott.ssa Melissa Frau, che ha conseguito la laurea in Infermieristica all’Università degli Studi di Genova.

TITOLO TESI
Vissuto e comportamento degli operatori sanitari dell’E.O. Ospedali Galliera nei confronti dei pazienti LGBT+

OBIETTIVO
Esplorare il vissuto degli operatori sanitari dell E.O. Ospedali Galliera nel prendersi cura e nell’assistere i pazienti della popolazione LGBT+ (lesbica, gay, bisessuale, transessuale e transgender) analizzando atteggiamenti, comportamenti ed esperienze di infermieri e oss dell’area internistica, chirurgica, emergenza-urgenza.

MATERIALI E METOODI
Intervista strutturata e focus group
Intervista strutturata 🡪 Il campione di studio era costituito da 97 operatori sanitari: 81% (n. 79) infermieri e 19% (n. 18) oss. Le caratteristiche degli operatori prese in esame erano: Sesso, età, orientamento religioso, qualifica, area di appartenenza, titolo di studio più elevato, anni di esperienza. Agli intervistati sono stati posti 14 quesiti a risposta multipla e un quindicesimo nel quale potevano scrivere commenti personali.
Focus group 🡪 Il campione di studio era costituito da 14 infermieri. Il focus group si è svolto in 4 giornate differenti. Ogni incontro è durato circa un’ora e per la valutazione è stata utilizzata la griglia di Bales. Agli operatori sono stati posti 5 quesiti.

RISULTATI:
Il 73% degli operatori ha prestato assistenza ad almeno un paziente LGBT+
Il 90% degli operatori non ha mai provato disagio nell’assistere un paziente LGBT+ e il 97% afferma di non provare nervosismo.
Il 71% degli operatori non reputa importante il passaggio di informazioni circa l’orientamento sessuale dei propri assistiti
Il 94% degli operatori ha affermato di non avere l’abitudine di attribuire nomignoli ai pazienti LGBT+ in ambito lavorativo.
1 infermiere/a ha affermato che l’omosessualità è un’anomalia genetica
4 infermieri/e che è una condizione patologica della sessualità umana
17 (74%) infermieri/e e 6 (26%) oss hanno affermato che l’omosessualità è una scelta della persona.
57 (83%) infermieri/e e 12 (17%) oss hanno affermato che l’omosessualità è una variante natuale della sessualità umana.

CONCLUSIONI
Nell’intervista strutturata il  94% degli operatori ha affermato di non avere l’abitudine di attribuire nomignoli ai pazienti LGBT+ in ambito lavorativo. Questo dato risulta in contrasto con ciò che è emerso durante il focus group infatti gli operatori intervistati hanno affermato che è invece abitudine attribuire nomignoli ai pazienti LGBT+ in ambito lavorativo. Le criticità maggiormente riscontrate secondo gli intervistati sono legate alla collocazione dei pazienti transessuali negli spazi di degenza. Secondo gli intervistati all’interno dell’ente sarebbe utile sviluppare una procedura che definisca linee guida atte alla collocazione del paziente transessuale all’interno delle U.O. , oppure dovrebbero essere istituiti incontri formativi che trattino l’argomento.

Dott.ssa Melissa Frau

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