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Certificazioni di malattia, approvata la svolta della telemdicina. Scotti (Fimmg): “Segnale importante dal Governo”

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Certificazioni di malattia, approvata la svolta della telemdicina. Scotti (Fimmg): "Segnale importante dal Governo"
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Silvestro Scotti, segretario generale della Fimmg, plaude all’iniziativa del Governo: “Un primo tassello che traccia una strada per alleggerire i carichi di lavoro”.

Martedì 26 marzo il Consiglio dei ministri ha approvato un provvedimento contenuto nel Ddl Semplificazioni che dovrebbe garantire certificazioni di malattia più snelle per giustificare l’assenza dal lavoro. Decisiva, in tal senso, l’introduzione della possibilità di valutazione indiretta del medico tramite telemedicina, e dunque di certificare anche attraverso teleconsulto a distanza.

“Un provvedimento sostenuto e fortemente voluto da Fimmg, che nei vari incontri con il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nell’ultimo anno ha fornito proposte documentate proprio per arrivare a questo traguardo – sottolinea Silvestro Scotti, segretario generale della Fimmg -. Al ministro va riconosciuto il merito di essersi fatto promotore con la Presidenza del Consiglio e con tutte le componenti del Governo coinvolte”.

Il provvedimento punta alla semplificazione delle procedure che implicano tipicamente un aggravio del carico di lavoro e sottraggono tempo di cura a una medicina generale sempre più oberata da pazienti cronici e anziani. Medicina generale che da sempre si prodiga per dedicare ai propri pazienti attenzione e iniziativa, piuttosto che sprecare tempo a valutare in modo diretto sintomi e segni non oggettivabili di pazienti acuti.

Aggiunge il segretario generale Fimmg: “Un primo tassello che traccia una strada per alleggerire i carichi di lavoro, troppo spesso più amministrativi che assistenziali, che oggi sottraggono troppo tempo alla cura dei nostri pazienti, che portano in burnout i medici e, cosa non sottovalutabile in un momento di carenza, riducono l’attrattività della medicina di famiglia agli occhi dei giovani laureati. Disciplina che invece è essenziale per il loro futuro professionale, ma anche per il futuro del Ssn. Dopo l’approvazione, confidiamo in un percorso parlamentare rapido, affinché il provvedimento possa concretamente incidere sull’attività dei medici e sulla vita dei loro assistiti”.

E lungo è anche il percorso verso la sburocratizzazione della medicina generale. Per la Fimmg sono almeno tre gli obiettivi da raggiungere nel breve periodo: vanno realizzate un’interoperabilità e una forte cooperazione applicativa tra le tante, troppe, piattaforme informatiche nazionali, regionali e aziendali; i medici di medicina generale devono poter contare su credenziali di accesso uniche, ripetitività della prescrizione farmaceutica per i pazienti cronici stabilizzati; sempre per i pazienti cronici occorre superare il sistema dei piani terapeutici per farmaci che ormai rientrano nelle terapie di prima scelta.

“Dal Governo è arrivato un segnale positivo – conclude il segretario generale Fimmg –. Noi continueremo a fare quanto in nostro potere affinché si prosegua in questa direzione, provando anche a inserire nei percorsi parlamentari del provvedimento altre azioni che migliorino per i cittadini e i medici le procedure per un reale semplice e coerente accesso alle cure”.

Redazione Nurse Times

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