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Ccnl Anaste, sindacati confederali: “Ancora insufficienti le proposte dell’associazione datoriale. Verso lo sciopero nazionale a settembre”

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“Si è conclusa con un verbale di mancato accordo, il 1° luglio scorso, la procedura di raffreddamento e conciliazione attivata presso il ministero del Lavoro, su richiesta delle federazioni sindacali confederali Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs, nell’ambito delle trattative di rinnovo del Contratto nazionale”. Lo dichiarano in una nota stampa unitaria le federazioni sindacali confederali Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs.

“L’associazione datoriale – prosegue la nota dei sindacati – non ha avanzato proposte rispetto alla seduta del 10 giugno, che abbiamo ritenuto irricevibile: 55 euro sul tabellare per un livello 4 full-time, 5 euro di assistenza sanitaria integrativa, 200 euro di una tantum in welfare e solo un parziale miglioramento sulle tutele di malattia. Ha inoltre rifiutato un confronto su tavoli separati tra le organizzazioni sindacali di categoria e le altre organizzazioni sindacali autonome, che noi riteniamo non rappresentative del settore. Proposte ben lontane dai recenti rinnovi contrattuali siglati nel settore sociosanitario (Uneba, Cooperative Sociali, Anffas, Agidae, Valdesi), che hanno riconosciuto aumenti salariali tra il 10,4% e il 12,6%, oltre a importanti avanzamenti normativi”.

Le organizzazioni sindacali denunciano “l’assenza di una reale volontà negoziale da parte di Anaste, che ignora la piattaforma sindacale condivisa e mira esclusivamente ad ottenere firme per un rinnovo al ribasso, che di certo non sarà per mano di Cgil, Cisl e Uil”.

I sindacati confederali, rigettando nuovamente le proposte, puntano il dito contro gli “aumenti irrisori, che non permettono di recuperare la perdita del potere di acquisto, erosa da un’inflazione a due cifre degli ultimi anni, e sviliscono il lavoro di oltre 10.800 operatori del settore”.

“È inaccettabile – concludono Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs – continuare a ignorare la dignità e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Abbiamo programmato, nelle prossime settimane, un attivo nazionale di delegati e delegate aziendali impiegati nelle strutture Anaste, nel quale si procederà ad organizzare lo sciopero nazionale”.

Redazione Nurse Times

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