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Campania, sanità resta commissariata: no del Governo all’uscita dal piano di rientro. De Luca: “Atto di delinquenza politica”

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La sanità campana resta commissariata. Il ministero dell’Economia ha infatti bocciato l’uscita della Campania dal piano di rientro sanitario, che costa alla Regione 200 milioni l’anno. A darne notizia è stato il governatore Vincenzo De Luca, che definisce “incomprensibile” la posizione del Governo e valuta un ricorso al Tar.

Stando alle indiscrezioni, il resoconto presentato dalla Regione Campania era stato accolto positivamente dai tecnici del Mef, ma poi bloccato da quelli del ministero della Salute, che ha eccepito sul mancato raggiungimento di due parametri su 20.

Il primo riguarda il numero di posti letto delle Rsa, insufficiente rispetto alla soglia. Eppure – fanno notare da palazzo Santa Lucia, sede della Regione – l’attuale capacità di posti letto soddisfa in pieno il fabbisogno regionale, dal momento che le Rsa in Campania sono occupate in misura ampiamente inferiore rispetto ai posti in dotazione. L’altro criterio riguarda gli screening oncologici. Un dato che – si osserva sempre in Regione – vede la Campania accomunata ad altre regioni italiane, alle quali però il ministero non avrebbe riservato uguale trattamento.

La reazione del governatore De Luca

Solo alcuni giorni fa De Luca (foto) aveva dichiarato: “Da 13 anni chiudiamo il bilancio in attivo, ma siamo ancora in piano di rientro sanitario, e per questo percepiamo almeno 200 milioni di euro in meno ogni anno dal Fondo di riparto nazionale, mentre tante altre Regioni – penso ad Abruzzo, Basilicata, Piemonte, Toscana – chiudono in passivo. Per loro, però, non sono previsti piani di rientro. Se il ministero continuerà nel suo atteggiamento di chiusura verso la Campania, partiranno querele alla magistratura penale e ricorsi al Tar. Stiamo anche valutando eventuali danni erariali”.

Ora che la bocciatura ha preso corpo De Luca rincara la dose: “Non sono deluso, me lo aspettavo. Sono indignato, ho il sangue agli occhi, è una vergogna, è un atto irresponsabile di delinquenza politica. Non c’è nessun motivo, nessuno. Siamo davanti a un muro di gomma, perché avevano già deciso di bloccare l’uscita della Campania dal piano di rientro. Ovviamente, come già fatto tre anni fa, stiamo preparando il ricorso al Tar, ma questa volta vorrò fare anche una denuncia per concussione nei confronti dei funzionari che hanno assunto questa posizione priva di ogni motivazione. È intollerabile, veramente una vergogna”.

La replica del ministro Schillaci

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha così replicato alle dichiarazioni di De Luca: “Prosegue l’affiancamento per l’uscita della Campania dal piano di rientro, perché permangono indicatori non rispettati. Qualsiasi narrazione di ‘delinquenza politica’ risulta priva di fondamento e appare lesiva del lavoro tecnico congiunto portato avanti da Regione, Mef e ministero della Salute”.

Redazione Nurse Times

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