Un recente studio riporta dati interessanti che riguardano le proprietà del caffè. Sembrerebbe che il suo consumo sia correlato ad un minor rischio di sviluppare il cancro dell’intestino e la cirrosi epatica.
I risultati di una ricerca pubblicata recentemente nell’American Association for Cancer Research, riportano che il consumo di due tazze di caffè al giorno ridurrebbe del 26% il rischio di sviluppare il cancro al colon. Tre tazzine, invece, abbasserebbero il rischio di cirrosi epatica del 44%. Quindi la bevanda il sembrerebbe rappresentare un importante alleato contro diverse gravi patologie.
Per lo studio, effettuato da un gruppo di ricercatori della University of South Carolina, sono stati effettuati i dati sul consumo giornaliero medio di caffè di 9100 volontari, 5100 con diagnosi di cancro all’intestino e 4000 senza la patologia. Gli scienziati hanno preso in considerazione anche i dettagli riguardanti le altre bevande consumate regolarmente, nonché di altri fattori (storia familiare di malattia, dieta e fumo).
Così riferisce l’autrice dello studio Stephanie Schmidt: “I livelli di profitto sono dipendenti dai chicchi di caffè e al loro metodo di preparazione. La buona notizia è che il rischio di cancro al colon retto è ridotto al minimo a prescindere dal sapore o dal tipo di caffè”. I risultati della ricerca sono stati gli stessi sia per i soggetti che utilizzano caffè normale, sia con quelli che consumano caffè decaffeinato. Quindi, probabilmente, non è la caffeina ad avere questo ruolo ‘protettivo’.
Bere caffè è quindi una sorta di misura preventiva contro il cancro dell’intestino? Gli esperti sono cauti ed osservano la necessitò di ulteriori indagini.
Fonte: scienzenotizie.it
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