Una tecnica scientifica che aumenta rapidamente la produzione di cellule antinfiammatorie nel corpo ha promosso la guarigione dagli attacchi cardiaci nei topi. Questo il risultato di un nuovo studio condotto da ricercatori dello Smidt Heart Institute, presso il Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles. Una volta adattata per curare gli esseri umani, la tecnica potrebbe potenzialmente essere utilizzata per riparare i danni al muscolo cardiaco dopo un attacco cardiaco e applicata a una varietà di disturbi infiammatori.
Gli attacchi cardiaci causano danni al muscolo cardiaco e un’infiammazione incontrollata che può portare a insufficienza cardiaca. La tecnica si basa sull’aumento delle cellule T regolatrici (Treg) per modulare la risposta immunitaria senza estrarle dal paziente.
Vescicole extracellulari contenenti RNA BCYRN1 sovraespresso sono state utilizzate per stimolare la produzione di Treg nei topi, riducendo i danni e migliorando la funzione cardiaca. Le vescicole extracellulari derivano da cellule progenitrici cardiosferiche (CDC), sviluppate negli anni. I risultati dello studio aprono la strada a nuove immunoterapie per attacchi cardiaci, lupus, rigetti di trapianti e altri disturbi.
Full text dell’articolo pubblicato su JCI
Redazione Nurse Times
Articoli correlati
- Disturbi cardiaci: il meccanismo di azione dell’ivabradina sulla proteina bersaglio HCN4
- Pressione arteriosa e la prevenzione degli attacchi cardiaci
- Problemi cardiaci: un algoritmo per le nuove stime del rischio
Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes
Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi
Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org
Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari
Lascia un commento