Anche il Distretto Sanitario di Codroipo, presso il quale aveva lavorato Emanuela Petrillo, ha avviato i controlli sui bambini vaccinati dalla professionista
L’assistente sanitaria, accusata di non aver vaccinato oltre 500 bambini presso un ambulatorio dell’Asl trevigiana, sarebbe nuovamente sotto indagine.
Una sessantina dei 120 bambini inizialmente sottoposti ai controlli effettuati dal Distretto Sanitario di Codropio risulterebbero non immunizzati.
“I primissimi dati ci dicono che sarà necessario intervenire. Oggi pomeriggio faremo le valutazioni tecniche necessarie e attiveremo il piano straordinario già programmato“, riferisce Pier Paolo Benetollo, il direttore generale dell’Aas 3.
L’assistente sanitaria ha lavorato a Codroipo dal 2009 al 2015.
“I controlli e i prelievi di sangue sul campione di 200 bambini che – secondo quanto riportato sulle certificazioni – a Codroipo hanno ricevuto l’intero ciclo dall’assistente sanitaria trevigiana sono stati quasi ultimati. I dati completi e definitivi delle analisi saranno pronti martedì. Ma i primi dati a disposizione della task force interaziendale costituita da Regione, Asuiud e Aas 3 per fronteggiare l’emergenza – in base a quanto riscontrato finora – mostrano delle scoperture vaccinali”.
La direzione sanitaria ha preannunciato l’intenzione di avviare un’azione legale nei confronti dell’Assistente Sanitaria in conseguenza della copertura non ottimale.
È necessario determinare se tutti i pazienti scoperti siano stati effettivamente vaccinati dalla Petrillo, dato che, secondo procedura, le vaccinazioni vengono effettuate in presenza di due Assistenti Sanitarie, che si alternano nella somministrazione.
Nel frattempo la professionista è tornata al lavoro riferendo di non essere stata accolta con ostilità ne dai colleghi ne dalle famiglie che si presentano nel suo ambulatorio.
L’Assistente Sanitaria continua a respingere ogni accusa attraverso il proprio legale:
“Chiederemo di fare una perizia sul lotto dei vaccini”.
Simone Gussoni
Fonti: ANSA
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