E’ sempre più grave la carenza di medici nei sette ospedali afferenti all’Asp Messina. I numeri sono eloquenti: ne mancano circa 200 negli ambulatori, 80 all’ospedale Papardo, una quindicina al Piemonte Neurolesi. E il settore che soffre maggiormente è quello dell’emergenza urgenza, con i pronto soccorso ormai ingovernabili con la forza lavoro a disposizione.
A lanciare l’allarme è il direttore generale dell’Asp Messina, Giuseppe Cuccì, che parla di situazione “disperata”. Per questo l’Azienda sanitaria provinciale sta approntando una gara d’appalto che prevede il coinvolgimento dei privati nella gestione dei pronto soccorso. Nell’ambito di una trattativa con la Regione è arrivato infatti il via libera, in via sperimentale, al’esternalizzazione per un anno del Ps dell’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto, chiuso dai tempi del Covid. Un’iniziativa nella quale saranno canche le altre strutture ospedaliere, a cominciare da quella di Taormina.
Nel cammino verso il potenziamento delle strutture dell’Asp Messina che vedranno presto aperti gli ospedali di comunità nell’area Mandalari emerge intanto un altro particolare: sono tanti gli infermieri e gli oss emigrati al Nord e pronti a rientrare nella terra d’origine. L’Azienda ha infatti indetto un bando interpello per la mobilità tra aziende al quale hanno risposto 500 infermieri e 800 operatori socio-sanitari. Già stilate le graduatorie in base ai titoli.
Redazione Nurse Times
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