Il Pronto Soccorso dell’Ospedale Sant’Anna lancia una vera e propria rivoluzione nella gestione delle emergenze sanitarie. A partire da oggi 11 febbraio, in concomitanza con la Giornata Mondiale del Malato, entrerà in funzione una nuova figura professionale che sta già facendo discutere in tutta Italia: l’Operatore Socio Sanitario (OSS) dedicato esclusivamente alla comunicazione e al supporto in sala d’attesa.
La nuova frontiera della comunicazione in emergenza
L’introduzione dell’OSS dí processo, esperto in comunicazione sanitaria e gestione dell’attesa, mira a migliorare significativamente il rapporto tra ospedale, pazienti e familiari. In un contesto dove ogni minuto conta, questo nuovo servizio si prefigge di:
- Informare e orientare i pazienti sul percorso assistenziale, garantendo maggiore chiarezza nelle fasi critiche.
- Supportare i familiari, aiutandoli a gestire l’attesa in un ambiente spesso carico di stress e incertezza.
- Facilitare il contatto con il personale medico, alleggerendo il carico di lavoro di medici e infermieri, sempre impegnati nelle emergenze.
Questa iniziativa, già sperimentata con successo in ospedali di eccellenza come il Niguarda, il San Paolo e il San Carlo di Milano, promette di portare benefici sia in termini di accoglienza pazienti che di assistenza sanitaria.
Gli OSS opereranno sette giorni su sette, dalle 7 alle 21, con l’obiettivo di estendere progressivamente la copertura fino a raggiungere il servizio h24. Posizionati strategicamente accanto al Triage, l’area in cui si effettua la valutazione di gravità, questi operatori rappresentano un supporto fondamentale per chi vive momenti di grande difficoltà.
I compiti degli OSS di processi in Pronto Soccorso
- Comunicazione del percorso assistenziale: spiegare in modo chiaro e comprensibile i passaggi successivi, senza fornire informazioni mediche che restano competenza esclusiva del personale sanitario.
- Supporto nelle necessità quotidiane: assistere i pazienti e i loro familiari nella gestione delle comunicazioni, come contattare i propri cari o ricaricare il telefono.
- Coordinamento con i servizi socio-sanitari: collaborare con volontari e operatori di associazioni come A.Ma.Te per garantire un’assistenza completa alle persone più fragili o sole.
Queste azioni sono pensate per creare un ambiente più sereno e organizzato, riducendo il disagio dell’attesa e permettendo al personale medico di concentrarsi maggiormente sulle cure.
Nuove regole per l’accesso dei familiari: sicurezza e ordine
L’innovazione non si ferma al supporto informativo. Con l’entrata in funzione del nuovo OSS di processo, l’Ospedale Sant’Anna ha anche previsto una riorganizzazione degli ingressi nel Pronto Soccorso. Le nuove regole, basate sull’affollamento e sulla gravità della situazione clinica, garantiranno:
- Un accesso regolamentato e sicuro per i familiari.
- Un ambiente meno caotico e più confortevole per i pazienti in attesa di cure.
- Esenzioni per i pazienti che necessitano costantemente la presenza del caregiver.
Questa misura contribuirà a ottimizzare i flussi interni e a migliorare la qualità dell’assistenza offerta, facendo dell’ospedale un modello di efficienza e innovazione nel panorama sanitario.
Il nuovo servizio di OSS in Pronto Soccorso rappresenta una risposta concreta alle esigenze di un settore in continuo cambiamento. Grazie a questa iniziativa, l’Ospedale Sant’Anna punta a diventare un punto di riferimento per l’innovazione in sanità, migliorando l’esperienza di pazienti e familiari e alleggerendo il carico di lavoro del personale medico.
Redazione Nurse Times
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