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Arretrati nella sanità privata a rischio prescrizione

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foto de angelis

Sono ancora tantissimi gli infermieri e gli altri operatori della sanità privata che aspettano la liquidazione degli arretrati contrattuali relativi al periodo 2006-2010.

Infatti  in occasione dell’accordo nazionale per il contratto AIOP del 15 settembre 2010 venivano rideterminati i minimi tabellari e si rinviava alla contrattazione regionale  per quel che riguarda  gli arretrati contrattuali concernenti l’arco temporale 2006-2010.

Sta di fatto però che in molte regioni  (in particolare quelle con il piano di rientro, ma anche altre, come ad esempio la Sardegna)  non è stato trovato l’accordo, per cui ai lavoratori  ad oggi non è stato liquidato alcunché.

La situazione è quanto mai allarmante se si pensa che il 15 settembre 2015 scatterà la prescrizione per cui gli interessati non potranno percepire più nulla.

Non resta dunque da  fare altro che adire le vie legali per il recupero  di tali spettanze.

A tal proposito l’avvocato Domenico de Angelis, esperto di diritto del lavoro sanitario, nell’esprimere il proprio disappunto per l’incresciosa situazione venutasi a creare, ha così commentato: “Siamo di fronte ad un diritto inviolabile dei lavoratori. E’ assolutamente inconcepibile il meccanismo ideato con l’accordo economico del 15 settembre 2010 che rinviava per la determinazione, la definizione e la liquidazione degli arretrati contrattuali alla contrattazione decentrata regionale.  Ci sono però tutte le condizioni per far valere  il diritto dei lavoratori, peraltro indisponibile da parte delle stesse organizzazioni sindacali firmatarie del contratto nazionale. Si può pertanto agire  per il recupero di tali arretrati contrattuali, registrandosi una evidente e macroscopica violazione dell’art 36 della  Costituzione.  L’unico vero problema è rappresentato  dal fatto che il diritto è prossimo alla prescrizione,  per cui occorre immediatamente mettere in mora l’AIOP e i datori di lavoro entro il 15 settembre 2015” .

De Angelis invita quindi tutti i lavoratori interessati a contattarlo ai seguenti indirizzi:

Giuseppe Papagni

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