Per il dg dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Nicola Magrini, non vi sono evidenze scientifiche che giustifichino il primato del farmaco in Italia.
“La vitamina D è il primo farmaco per consumo tra gli anziani“. Così Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, in occasione della presentazione del primo Rapporto nazionale Aifa intitolato L’uso dei farmaci nella popolazione anziana in Italia, relativo al 2019. Il report è stato realizzato dall’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali (OsMed), con il coordinamento di Aifa e Iss.
“Si tratta di un dato interessante, ma anche preoccupante, perché non vi sono evidenze che lo giustifichino – prosegue Magrini –. Anzi, vi sono preoccupanti echi di vitamina D con proprietà o di efficacia che non ha. Per esempio la protezione da infezioni come il Covid. Notizie di questo tipo che vanno combattute“.
E ancora: “Se si fa un confronto europeo, si vede come quello che in Italia è un farmaco presente tra i primi cinque non figuri invece nemmeno tra i primi cento in altri Paesi . Questo significa che c’è un’attenzione eccessiva e impropria all’uso di un farmaco, anche a dosi elevate, per cui non vi sono evidenze”.
Conclude il dg Aifa: “I consumi di vitamina D si sono ridotti di un 20-30% dopo l’applicazione di una nota, chiaramente guidata dalle buone evidenze scientifiche per riportare a un uso corretto. Ne è scaturita una percentuale di riduzione che, probabilmente, farà registrare un’ulteriore diminuzione più avanti”.
Redazione Nurse Times
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