Il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri ha apprezzato le dichiarazioni d’intenti del premier e del nuovo ministro della Salute. “Rilanciamo il Ssn”, ha detto.
“Abbiamo apprezzato, nel discorso programmatico pronunciato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, i forti richiami alla sanità e all’ambiente, a un’autonomia differenziata delle Regioni ‘giusta e cooperativa’, che possa contribuire a colmare il divario tra Nord e Sud del Paese, oltre a quelli all’informazione libera e all’Europa. In particolare, il riferimento all’universalismo e alla solidarietà del nostro Servizio sanitario nazionale, a un piano straordinario di assunzioni di medici e infermieri, alla riforma della loro formazione, e l’annuncio dello stop alle autorizzazioni alle trivellazioni nei nostri mari. Sono tutti interventi urgenti e necessari e che la FNOMCeO chiede da tempo. L’auspicio è quello che finalmente la salute e la sua tutela tornino a essere una priorità nell’agenda politica, così come sin dal primo momento avevamo proposto al Governo, e così come richiesto anche dalle altre Federazioni degli Ordini delle professioni sanitarie e sociali, in prima fila quella delle professioni infermieristiche”.
Con queste parole Filippo Anelli (foto), presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (FNOMCeO), ha commentato il programma del nuovo Esecutivo, così come presentato dal premier Giuseppe Conte alla Camera dei deputati nel richiedere la fiducia.
“Le dichiarazioni di Conte – continua Anelli – fanno il paio con quelle altrettanto apprezzabili del ministro della Salute, Roberto Speranza, che nella sua prima intervista dopo il giuramento ha affermato che seguirà e onorerà i principi costituzionali della tutela della salute e dell’uguaglianza, che si esprimono attraverso l’universalità del nostro Servizio sanitario nazionale. E ciò in sostanziale sinergia di intenti con quanto gli Ordini delle professioni sanitarie, in veste di enti sussidiari dello Stato, da sempre ammoniscono a fare”.
Quindi un auspicio per il prossimo futuro: “Ora si passi dalle ottime intenzioni ai fatti concreti: il nuovo ministro convochi le professioni sanitarie per impostare insieme ai professionisti e insieme ai cittadini una politica di sostegno al Servizio sanitario nazionale. Occorre costruire una rete di soggetti che ponga in maniera forte ed efficace una questione politica cruciale: rilanciare la sanità pubblica, promuovere le sue straordinarie professionalità, passare dall’aziendalizzazione alla gestione responsabile basata su obiettivi di salute. Lo Stato e le Regioni mettano i professionisti nella condizione di essere coloro che garantiscono il diritto alla salute, quale diritto di umanità prima che di cittadinanza, a ogni persona presente sul suolo italiano”.
Redazione Nurse Times
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